Unravel - recensione
La bella storia di Unravel ormai è cosa nota: il titolo di Coldwood Interactive, presentato da un visibilmente nervoso Martin Sahlin sul palco dello scorso E3, si è conquistato le attenzioni del pubblico ma anche della critica come in una bella favola, trasmettendo da subito impressioni positive.
Dopo aver visto stralci di gameplay e ambientazioni accattivanti nel corso degli ultimi mesi, siamo però giunti alla prova del nove e il titolo in uscita sotto il marchio EA deve confrontarsi con la realtà e non deludere le aspettative che, per un prodotto dall'anima indie (nonostante la presenza di un grosso publisher alle spalle), sono indubbiamente alte.
Unravel comincia, come abbiamo già visto, senza troppe spiegazioni. Durante la breve intro una matassa di filato rosso prende vita diventando Yarny, il tenero protagonista del gioco, pronto a portarci nella sua avventura fatta di ricordi molto differenti per tematiche, ambientazioni e stati d'animo trasmessi.
