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World of Tanks PS4 - recensione

Se cinque anni fa ci avessero detto che World of Tanks sarebbe diventato uno dei titoli free to play più giocati di sempre, avremmo fatto una certa fatica a crederci. E invece gli sviluppatori russi di Wargaming.net ci hanno visto giusto, andando a occupare una nicchia di mercato che poi tanto nicchia non era visto che dal 2012 stanno realizzando fatturati in grado di generare profitti nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari.



Un successo meritato alla base dello sviluppo di altri due giochi molto validi come World of Warplanes e World of Warships che abbiamo premiato entrambi con valutazioni molto alte in occasione di entrambe le recensioni.



Dopo la versione PC e quelle console della vecchia generazione, l'estate scorsa World of Tanks è stato portato su Xbox One e qualche settimana fa è toccato alla versione PS4, che ricalca da vicino l'infrastruttura di quelle già presenti sul mercato. Ad uso e consumo di chi non conosce il gioco, vi invitiamo a una rilettura della recensione di World of Tanks per PC, visto che nella sua struttura di base il gioco non è cambiato molto. Si tratta di uno scontro multigiocatore tra due formazioni di carri armati della Seconda Guerra Mondiale su mappe predefinite in cui lo scopo ultimo è quello di eliminare la fazione avversaria o catturando la base nemica posizionandosi con uno o più corazzati sotto la sua bandiera.

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5 marzo 2016 alle 10:20