Obliteracers - recensione
Se quello che state cercando è un gioco di corse alla Mario Kart: zeppo di power-up utili per ostacolare gli avversari e arrivare primi al traguardo, potreste restare tanto delusi quanto sorpresi nello scoprire la vera natura di Obliteracers. L'opera prima dello studio indipendente australiano Space Dust Studios, registrato internazionalmente come Varkian Empire, non è infatti esattamente un gioco di corse ma piuttosto una colorata arena di guerre su strada.
In Obliteracers l'unico obiettivo del giocatore al volante è fondamentalmente distruggere gli avversarsi attraverso diverse manche, in modo da accumulare punti e guadagnarsi la vittoria della partita. Non ci sono traguardi da superare per primi, ma solamente nemici da far saltare in aria o da buttare fuori strada sfruttando i potenziamenti disseminati in pista. Pur non trattandosi di gare nella loro accezione classica è comunque rischioso rimanere troppo indietro, visto che anche in questo caso si potrà essere eliminati. Questi principi generali vengono poi declinati in quattro modalità più specifiche, con regole diverse tra loro.
La modalità Eliminazione è un classico deathmatch tutti contro tutti, in cui si guadagna un punto per ogni avversario tolto di mezzo. Se si viene sconfitti da un nemico non è possibile tornare in gioco prima della fine del round, che si conclude quando rimane in vita un solo giocatore. Al contrario, nella modalità Endurance si ritorna immediatamente in gioco in seguito alla morte, senza dover attendere la fine del confronto.
