Devil Daggers - recensione
Devil Daggers è un singolare esempio di come un gioco possa tenere incollati allo schermo per interi pomeriggi generando un alto livello di adrenalinica assuefazione, nonostante la durata media di una partita sia di circa 40 secondi.
Gli sviluppatori del team Sorath hanno creato un gioco tanto semplice quanto diabolico, cinico, competitivo e dannatamente avvincente. L'impostazione è chiaramente ispirata agli FPS degli anni '90 come Doom, Quake ed Hexen, sia per quanto riguarda lo stile grafico, che per il gameplay, intuitivo e veloce. Questi elementi vengono presi come base ed allo stesso tempo migliorati ed estremizzati.
In Devil Daggers non c'è una storia, non ci sono livelli o armi, munizioni e armature da raccogliere. Non c'è una barra della salute perché ogni colpo ricevuto sarà sempre letale. Niente elementi che possano distogliere dall'adrenalinica azione che vi terrà con gli occhi inchiodati allo schermo. Tutto si svolge in un'arena circolare sospesa nel vuoto, tetra e nemmeno tanto grande, nella quale dovremo affrontare miriadi di creature demoniache che compariranno sempre più numerose e sempre più forti.

PLAYAMMU
dev'essere una ciofeca