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Hyper Light Drifter - recensione

C'è chi crea un videogame perché spinto da un'idea originale, chi decide di entrare in questo mercato con in mente solamente il successo commerciale, chi nonostante anni e anni nell'industria è spinto ancora unicamente dalla passione e chi, nei propri i giochi, inserisce il lavoro e le difficoltà di un'intera vita. Alex Preston, fondatore di Heart Machine e creatore di Hyper Light Drifter, appartiene sicuramente a quest'ultima categoria.



Preston è un ragazzo apparentemente come tanti, un trentenne che lavora in questo settore come artista e game designer freelance da anni ma che solo nel 2013 ha finalmente deciso di dare una forma concreta alle tante idee raccolte nel corso degli anni. Il tempo per pensare e per elaborare meccaniche e design interessanti d'altronde non è certo mancato al fondatore di Heart Machine.



Preston soffre, infatti, sin dalla nascita di un problema congenito al cuore e di una particolare mutazione genetica che per sua stessa ammissione gli ha causato non pochi problemi. Durante i numerosi ricoveri questo sviluppatore ha quindi avuto la possibilità di pensare ai propri progetti, anche a quelli più intimi e personali.

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8 aprile 2016 alle 12:10