Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

In Between – Recensione

Come lo spieghi un gioco come In Between? Aggrapparsi, mai come in questo caso, ad una mera trattazione tecnica e ludica di quello che è, a conti fatti, un puzzle game 2D con elementi platform, sarebbe limitante. Molto limitante. Perché In Betwen è molto di più. È, innanzitutto, un gioco difficile, difficilissimo. A tratti persino frustrante, eppure capace, facendo propria quell'alchimia particolare intrinseca nei grandi titoli,  di tenerti incollato allo schermo. “Una partita, solo un'altra partita e poi smetto”. E poi, invece, non smetti più, perché la sfida, quella vera, costituisce una parte importante  dell'esperienza. Non l'unica, sia chiaro, ché poi, tra una bestemmia e l'altra, c'è persino il tempo di riflettere, pensare, persino piangere. Nel mezzo, tutta una storia. Nel mezzo, c'è il videogiocatore.



VITA E MORTE
Si comincia su una sedia a rotelle, in un ospedale. Si comincia, nel mondo di In Between, facendo i conti con una dura realtà. Il protagonista sta per morire. Un male, incurabile. Basterebbe questa acquisita consapevolezza per rompere, sin da subito, qualsiasi schema classico applicato al videogioco moderno. Non si tratta di eroi e neppure di antieroi, neppure di leggende o mitiche avventure. Si parla, invece, di un malato terminale, che trova la forza di alzarsi per affrontare le sue paure passate, presenti e future. La paura, già. E poi la rabbia, l'accettazione, la malattia, la contrattazione, la depressione. Il rifiuto di un corpo debilitato eppure capace di cose straordinarie. All'interno di 6 macroaree per 60 livelli, quello di In Between è un viaggio all'interno della psiche umana sotto forma di trappole e insidie. Ogni livello è una sorta di labirinto in cui muoversi sfidando le leggi della fisica e, alle volte, anche del tempo, sfruttando un controllo basato , in questa incarnazione su Xbox One, sul doppio stick. Quello sinistro per camminare, il destro, invece, per “lanciare”, letteralmente, il proprio corpo in una delle quattro direzioni possibili cercando, appunto, di evitare le insidie presenti sul percorso sino al traguardo. Messa così, la faccenda sembra semplice. E invece, In Between è un gioco terribilmente difficile, che richiede un profondo studio delle mappe, ovvio, ma anche velocità di ragionamento e ottima manualità. Metabolizzare le particolari leggi fisiche che governano il mondo di gioco è solo un primo, ma fondamentale passo verso un percorso lungo e tortuoso nella psiche di un uomo malato, ma anche attraverso i suoi ricordi. Da quelli dell'infanzia  e di un rapporto difficile con i genitori sino alla diagnosi del cancro.



E allora, ecco la che la paura del buio piuttosto che la rabbia diventano terribili e invincibili nemici, in una sorta di fuga verso la luce.  Il rischio d i rovinare la sorpresa a chi, con curiosità e coraggio, voglia offrire una chance al titolo sviluppato dal team teutonico Gentlymad è davvero troppo alto. E allora, meglio fermarsi qui. Basti sapere che il gioco, tecnicamente, presenta schermate in 2D e personaggi disegnati a mano, con uno stile abbastanza originale e ottimamente funzionale al gameplay. Basti sapere che il doppiaggio, solo in Inglese, è coadiuvato dai sottotitoli in italiano, preziosi per chi non abbia dimestichezza con la lingua di Albione. Basti sapere che il titolo non spiega nulla e che al giocatore è richiesta pazienza e voglia di sperimentare gli affetti delle proprie mosse in schemi trial and error. Basti sapere che In Between, a differenza di altri titoli che, con fortune e risultati alterni, hanno sdoganato temi difficili e maturi in un media ingiustamente riluttante a trattazioni scomode, è soprattutto un videogioco. Difficile, persino frustrante e tutt'altro che perfetto. Neppure sempre coerente, ma spesso appagante. Tanto basti, davvero. Perché alla fine, uno se lo chiede mentre trattiene le lacrime davanti ai titoli di coda, come lo spieghi un gioco come in Between?



L'articolo In Between – Recensione è estratto da GamesVillage.it.

Continua la lettura su www.gamesvillage.it

19 giugno 2016 alle 13:10