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Ecstatica: la fiaba nera di Andrew Spencer

1994 – C'era una volta la Psygnosis e un game designer con il vizio della sperimentazione geometrica…Non molto tempo dopo, il fascinoso Ecstatica, avrebbe fatto capolino su un panorama videoludico fortemente segnato dalla rivoluzione poligonale introdotta da quel leggendario Alone In The Dark che molti inquadrano come l'ideale progenitore dei survival horror moderni.



Le vie di Tirich sembrano deserte e il silenzio regna sovrano: dietro quest'apparente tranquillità si nascondono tuttavia trappole letali ed immondi esseri assetati di sangue!



Concettualmente simile al succitato classico della Infogrames, ma impreziosita dall'impiego dell'allora innovativa software 3D nota come ellipsoid (vedi box sottostante, NdR), l'opera firmata da Andrew Spencer proiettava il suo pubblico alla volta dell'anno 928 D.C. in quel del misterioso villaggio di Tirich: un lembo di terra affogato tra brumose colline, nei cui pressi un ignaro viandante si sarebbe ritrovato a fronteggiare lupi mannari, dispettosi goblin streghe antropofaghe ed ogni altro genere di pericolo legato alla sfera dell'incubo.



Sorpreso dal micidiale licantropo durante l'esplorazione di un'abitazione, il nostro eroe è costretto a lottare per la propria vita-



Imprigionato tra i desolati viottoli del paesino; braccato dagli ostili fino ai margini dei folti boschi circostanti, questi avrebbe avuto infine occasione di risalire alle origini della maledizione che imperversava sul luogo, finendo quindi col fungere da ago della bilancia in una disperata battaglia tra Bene e Male, rispettivamente rappresentati dalla mistica evocatrice Ecstatica e la sua nemesi Lord Demon.



La schermaglia con il licantropo si sposta nella piccola chiesa del villaggio, dove la disperazione ha già mietuto le proprie vittime…



Pregno di riferimenti alla mitologia fiabesca classica e tutt'altro che refrattario alla rappresentazione di siparietti ai limiti del gore, Ecstatica sapeva fin troppo bene come sedurre i propri utenti: non appena mossi i primi, timidi passi all'interno del suo vasto mondo di gioco sarebbe stato in effetti impossibile restare indifferenti al fascino della sua ambientazione, come pure resistere al semplice impulso di esplorare ogni singolo anfratto di Tirich e dintorni.



Isolatisi dal mondo circostante, i monaci del monastero nei pressi di Tirich ritengono di aver tenuto il maligno fuori dalle proprie mura… Ma probabilmente si tratta solo di una pia illusione.



Grazie ad una struttura narrativa aperta, l'avventura avrebbe d'altronde assecondato l'istinto dell'utente con singolare indulgenza, lasciando sostanzialmente al suo giudizio (o alla sua mera curiosità) il compito stabilirne incedere e sviluppi.



Spesso, a seguito di una dipartita, si sarebbe potuto assistere ad un siparietto postumo: un questo caso, il corpo esanime dell'eroe viene esposto come trofeo da muro mentre i suoi carnefici bivaccano di fronte ad esso.



Al netto di alcuni eventi chiave, si può in tal senso affermare che ogni scampagnata nell'universo di Ecstatica potesse assumere connotati differenti, se non unici, propendendo ora per riflessive sequenze enigmistiche ora per segmenti di gioco più dinamici, in cui a farla da padrone sarebbero invece stati inseguimenti di sorta e combattimenti in tempo reale.



Con evidente richiamo al mito di Re Artù, la Dama del Lago porge al nostro eroe l'arma necessaria a compiere l'impresa.



Seppur vincolato ad un sistema di controllo che vedeva la comunque tastiera come interfaccia di riferimento più collaudata, il gameplay di supporto si sarebbe rivelato essenzialmente in linea con gli standard dell'epoca, delineando così i contorni di una produzione robusta che stampa e giocatori dell'epoca non mancarono di premiare con giudizi entusiastici e vendite sostanziose.



Colpito dall'incantesimo di un sadico stregone, il nostro eroe è costretto a procedere il suo cammino in veste di… ranocchio!



Dal suo discreto seguito, datato 1997 e dal seguente assorbimento del marchio Psygnosis da parte di Sony, ogni traccia di questo Brand è tuttavia sparita dagli orizzonti, probabilmente inghiottita dalla successiva e convulsa evoluzione cui il mondo dei Survival Horror andò incontro in seguità all'exploit di Resident Evil e soci.



Qualora l'utente lo avesse desiderato, sarebbe stato possibile vivere l'intera avventura vestendo i panni della rispettiva controparte femminile del protagonista.



Prima che il suo ricordo svanisca del tutto, abbiamo pertanto pensato di rendergli adeguato omaggio, covando magari in fondo al cuore la muta speranza che, un giorno o l'altro, qualche impavido stregone del game design possa magari rispolverarne il mito ed ispirarsi ad esso per la creazione di un degno erede…



ELLIPSOID COME ALTERNATIVA AI POLIGONI



Proponendosi come curiosa alternativa alla corrente di pensiero filo-poligonale inquadrata  da tutti come “IL” futuro,  il software Ellipsoid permetteva di sostituire agli spigolosi impianti poligonali dell'epoca un morbido tappeto di ellissi dalle dimensioni più disparate in grado di creare architetture grafiche molto dettagliate ed insolitamente “corpose”. Sviluppato dallo stesso Andrew Spencer, in collaborazione con il talentuoso Alain Maindrom, durante 6 anni di dura elaborazione, il software costituiva la struttura portante del comparto visivo di Ecstatica.



Come è possibile notare osservando quest'immagine, gran parte degli elementi di scena, le rispettive “texture” e il modello del protagonista erano costituiti da un'agglomerato di tondeggianti ellissi.



Sebbene giudicata da alcuni esperti troppo esosa in termini di memoria – il gioco occupava infatti ben 100 Mega di spazio: una cifra decisamente ragguardevole per i tempi – la tecnica impiegata da Spencer sembrò potersi ritagliare un certo spazio sulla scena. La generale carenza di evoluzioni sostanziali rivelatasi con la relase di Ecstatica 2, uscito ad oltre tre anni di distanza dal suo precursore, finì tuttavia col compromettere il futuro della sperimentazione.



IN VIDEO



Ed ora è giunto il momento di vedere Ecstatica in azione!



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23 giugno 2016 alle 10:30