Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Odin Sphere Leifthrasir – Recensione

Publisher: NIS America Developer: Vanillaware
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3 e PS Vita) Genere: Action-RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 59,99 euro
Odino non era solo il Padre degli déi e il Saggio Viandante, quando con il suo destriero a otto zampe Sleipnir, scendeva nei campi di battaglia degli uomini, diventava il dio della tempesta e della guerra; al suo seguito vi erano un gruppo di fanciulle guerriere che indossavano luminose armature ed elmi alati, le loro spade scintillavano come lampi, mentre avanzavano tra le nuvole e la schiuma dei loro destrieri cadeva come grandine sulla terra. Erano le Valchirie. Proprio le Valchirie decidevano chi, fra i morti in battaglia avrebbe raggiunto Asgard, luogo di eroi destinati ad una vita gloriosa nella dimora degli ospiti di Odino: il Valhalla.
Quindi, cari aspiranti guerrieri vichinghi, se vi siete persi l'originale nel 2007, su PlayStation 2, continuate a leggere la nostra recensione: Odin Sphere Leifthrasir potrebbe essere la giusta scelta, per tenervi impegnati nei caldi mesi che stanno per giungere.



La storia che fù..



Un libro abbandonato al centro della stanza che sembra chiamarvi per nome, invitandovi a sfogliarne le pagine, immergendovi nel suo mondo magico fatto di avventure fantastiche, eroi in armatura scintillante e intrighi, déi e dragoni sputafuoco. Quest'espediente, così familiare a tutti coloro che sono cresciuti con l'amore incondizionato per il genere narrativo di matrice “fantasy”, capace di trasportare il lettore in spazi e tempi sconosciuti, è alla base della trama di Odin Sphere. Una volta avviato il gioco infatti prenderemo il controllo della piccola Alice, una bambina annoiata che decide di sfogliare un libro per passare il tempo. Il manoscritto narra le avventura della valchiria Gwendolyn – o Guendalina se preferite – nella magica landa di Erion e una volta aperto ci permetterà di prendere il controllo della mitologica guerriera, vivendone – o sarebbe meglio dire giocandone – la storia in prima persona e permettendo così alla piccola lettrice di passare, successivamente, alla lettura degli altri libri a sua disposizione, ognuno dedicato a un diverso personaggio giocabile.



Se gli intrecci e la fabula, vera spina dorsale di Odin Sphere, sono gli stessi di quando il gioco è stato pubblicato sull'ormai vetusta PlayStation 2, la versione definitiva che ci troviamo tra le mani – che vede l'aggiunta di “Leifthrasir” al titolo – sembra promettere grandi cambiamenti per quanto riguarda il comparto tecnico e le meccaniche di gioco. Senza alcun dubbio l'elemento che ha tratto maggior giovamento da questa operazione di “restauro” è la fedeltà grafica, finalmente in grado di rendere giustizia a uno stile artistico particolare e immersivo come quello di George Kamitani. Una volta avviato Odin Sphere Leifthrasir è impossibile non restare colpiti dalla sensazione di tenere tra le mani un vero e proprio quadro in movimento: le sfumature acquerellate, gli sfondi disegnati a mano e persino i minuziosi dettagli del character design finalmente sono godibili in tutto il loro splendore e non più filtrati per poterli stipare in una granulosa manciata di pixel, a una risoluzione d'altri tempi.



Per molti sviluppatori questo update grafico sarebbe abbastanza per riattaccare un cartellino del prezzo maggiorato e ripubblicare il gioco come HD remaster, ma Vanillaware e Atlus dimostrano ancora una volta la loro attenzione nei confronti dei videogiocatori. Una volta passato lo stupore per la bellezza estetica del gioco, infatti, saranno la responsività dei comandi e il sistema di combattimento completamente rivisto a stupire, tanto gli amanti dell'incarnazione originale del titolo quanto i “novellini”. Se Odin Sphere sapeva divertire già a suo tempo, Leifthrasir ne migliora ogni aspetto: i cali di framerate, che affliggevano l'originale, sono ormai un lontano ricordo e le varie mosse aggiunte all'arsenale di ognuno dei protagonisti, rendono l'esperienza di combattimento molto più fluida e divertente.



Il titolo si presenta come un action RPG con elementi hack-and-slash, proponendo combattimenti in tempo reale, con la possibilità di scatenare tutta la propria ira sui nemici attraverso combo devastanti e abilità straordinarie.
I giocatori prendono il controllo di cinque membri delle famiglie reali del mondo – Gwendolyn, Cornelius, Mercedes, Oswald e Velvet, in questo ordine e lentamente, pezzo dopo pezzo, scopriranno di fronteggiare un comune nemico, che tira le fila e si nasconde dietro tutti i combattimenti. Naturalmente, fino a che questo non è rivelato, sembra che tutto vada bene: gli eroi di una storia sono i boss di un'altra, il che risulta abbastanza divertente e interessante e consente di capire le motivazioni che spingono ogni personaggio, compresa la cronologia degli eventi. A dirla tutta gli eventi, a tratti, potrebbero risultare frammentati e quindi poco – direi volutamente – chiari, specie se si affronta l'avventura con poca attenzione. Fortunatamente la giocabilità compensa certi aspetti confusi e problematici della storia, con il suo approccio stravagante e spensierato – proprio in puro stile hack-and-slash – consente di godere subito del prodotto.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

12 luglio 2016 alle 10:30

Condiviso da popcornking.Piace a 2 persone