Ride 2 - prova
Milestone è lanciatissima sul suo rettilineo di uscite, ha aumentato la produzione come mai prima d'ora e punta a sfornare nuovi giochi a poca distanza l'uno dall'altro. Dopo Valentino Rossi: The Game sarà il turno sempre delle due ruote, ma questa volta con un approccio sensibilmente diverso e dedicato alle moto a tutto tondo, Ride 2 si propone infatti come il punto di riferimento per gli appassionati del vento sul casco sia che si sognino rari modelli da collezione, sia che si voglia aprire tutto in pista, seduti su una Superbike.
Siamo stati negli uffici dello sviluppatore lombardo per mettere le mani sul secondo capitolo di una serie su cui evidentemente punta parecchio, sia sotto il profilo delle energie impiegate (sarà il titolo più vasto mai creato dal team italiano) che sul piano mediatico. Se l'appeal di Valentino Rossi faceva un po' tutto da solo e non serviva tanto altro a spingere l'ultimo episodio di MotoGP, la serie di Ride è una proprietà intellettuale nuova e con ancora tutto da dimostrare soprattutto dopo che la prima pubblicazione è riuscita a convincere soltanto a metà.
Abbiamo apprezzato la passione degli sviluppatori per le due ruote (ma quella non è mai stata in dubbio) e l'idea, ma ci siamo trovati a fare i conti con una realizzazione tecnica sottotono e l'impressione che per raggiungere un livello qualitativo superiore sarebbe stato necessario più tempo (e di conseguenza un budget più pingue). Ora però Milestone risponde a tono alle critiche, ci assicura che i fan sono stati ascoltati e che questo secondo capitolo sarà in grado di soddisfare là dove il primo aveva fallito.
