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Chiude Pokèvision e spariscono le orme: utenti di Pokèmon GO infuriati

Il primo, grosso aggiornamento di Pokèmon GO ha portato con se, oltre ad alcune migliorie a livello di grafica e di sistema, tante critiche che hanno addirittura spinto alcuni utenti a chiedere il rimborso delle spese effettuate sotto forma di microtransazioni.



Alla base del problema la rimozione delle “orme” che indicavano la vicinanza o meno dei Pokèmon nei dintorni, una sorta di mappa che indicava come arrivare ai mostri più rari, unita alla chiusura di tutti (o quasi) i siti adibiti a radar per i Pokèmon, come il noto Pokèvision, che sfruttavano i server del gioco Niantic per indicare l'esatta posizione delle bestioline.



Tutto ciò ha portato alcuni utenti del gioco a richiedere un rimborso tramite Play Store degli acquisti fatti dato che, a loro dire, tali compere sono state fatte per sfruttare al meglio la funzionalità delle suddette orme. Un ragionamento tirato per i capelli, che però sta mettendo in allarme Niantic stessa che per ora rivela che alla base della rimozione degli indicatori ci sarebbe un bug del gioco. Vi invitiamo comunque a rimanere con noi per tutti gli aggiornamenti del caso.

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3 agosto 2016 alle 10:40

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