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Dangerous Golf - recensione

Dangerous Golf è il primo titolo del nuovo studio Three Fields Entertainment, formato dagli ex fondatori e sviluppatori di Criterion Games, Alex Ward e Fiona Sperry. Criterion divenne famosa all'inizio del nuovo millennio per Burnout, titolo racing dotato di ottimo senso di velocità e grande fluidità, caratterizzato soprattutto da un ottimo sistema fisico che governava gli incidenti. Burnout ottenne presto un discreto successo e divenne un fortunatissimo franchise.



Il secondo capitolo, Burnout: Point of Impact, fu il primo a introdurre la Crash Mode, una modalità di gioco che metteva da parte le gare classiche per focalizzarsi su spettacolari incidenti agli incroci delle strade. Lo scopo consisteva nel seminare più distruzione possibile, quantificata in milioni di dollari di danni. Da allora la modalità Crash divenne il marchio di fabbrica di Burnout e di Criterion.



Questa premessa era necessaria per i giocatori più giovani, visto che Dangerous Golf prende la divertente idea di base della modalità Crash di Burnout e la applica ad un contesto nettamente diverso. Non ci sono più automobili, camion, tracciati e corse a folli velocità con spettacolari incidenti, ma l'obiettivo rimane quello tanto caro agli ex Criterion, la distruzione.

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5 agosto 2016 alle 10:40