Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Lego Dimensions - recensione

La rivincita dei nerd ormai c'è già stata, gli anni degli sfottò in classe sono dimenticati, i ragazzini emarginati di un tempo sono gli adulti (paganti) di oggi e hanno creato uno dei segmenti di mercato più leali e redditizi. Ai nerd gli puoi vendere di tutto se ci appiccichi sopra un fumetto, una serie TV, un videogioco o insomma qualsiasi cosa in grado di solleticare il suo interesse. Se vent'anni fa nessuno avrebbe scommesso sulla capacità di produrre profitti degli indirizzi IP trasformati in marchio, oggi le magliette con su scritto "There's no place like 127.0.0.1" non destano che un ghigno compiaciuto dopo che ne abbiamo viste a decine. Abbiamo vinto insomma, e come tutti i vincitori siamo diventati la mucca da mungere.



State cercando una scusa per tornare a comprare dei Lego? Non avete mai smesso? State incominciando proprio ora? Ci sono buone probabilità che Lego Dimensions sia la risposta migliore a tutt'e tre le domande, visto che è il perfetto anello di collegamento tra reale e virtuale, punto d'arrivo di un percorso nato undici anni fa con Lego Star Wars e punto di partenza di una nuova era. La torta dei toys to life è già stata spartita tra Skylanders, Amiibo e Disney Infinity? No, non ancora, Lego Dimensions non arriva tardi alla festa, o meglio, è quell'amico che sì arriva tre ore dopo, ma porta con sé così tante bottiglie che si ricomincia da capo.



Un po' come è successo quando Nintendo ha finalmente annunciato gli Amiibo, anche nel caso dei mattoncini danesi quasi stupisce che ci sia voluto così tanto per realizzare l'enorme potenziale di un'operazione del genere. L'attesa, in questo caso, è stata ancora più difficile da digerire visto che nel Bel Paese il gioco arriva con un anno di ritardo rispetto all'uscita internazionale, e sappiamo bene quanto 365 giorni siano un'infinità in termini commerciali nel settore dell'intrattenimento. Ci sono giochi che fanno in tempo a nascere, beccarsi 3 DLC e morire nella metà del tempo, ma allora perché non siamo fuori tempo massimo in questo caso?

Continua la lettura su www.eurogamer.it

21 settembre 2016 alle 17:10