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Dragon Ball Xenoverse 2 – Recensione

Cavalcando l'onda dell'enorme successo di Dragon Ball Xenoverse 1 e la grande popolarità di Dragon Ball Super, Bandai Namco ha affidato lo sviluppo al team Dimps per la creazione di uno nuovo videogioco dedicato al celebre manga e sequel di DB Xenoverse 1:  Dragon ball Xenoverse 2! Il titolo ci ha colpito? Scopritelo nella nostra recensione!



TITOLO: Dragon Ball Xenoverse 2



GENERE: Picchiaduro



PIATTAFORMA: Xbox One (versione testata), PS4 e PC



DATA D'USCITA: 27/10/16



SVILUPPATORE: Dimps



PUBLISHER: Bandai Namco Entertainment



Negli anni, sono stati sviluppati innumerevoli titoli su Dragon Ball, e circa tutti seguivano ovviamente il filone narrativo della storia originale, facendo rivivere al giocatore le battaglie uniche del manga con i nostri personaggi preferiti. A differenza degli altri titoli, la saga di Dragon Ball Xenoverse non ci mette nei panni di Goku e compagni, bensì ci permette di creare un nostro personaggio alter-ego che interagirà proprio nel mondo di Dragon Ball attraverso battaglie e dialoghi con i personaggi più amati creati da Akira Toriyama. Nello specifico, noi impersoneremo un pattugliatore temporale, ed il nostro compito sarà quello di proteggere la storia evitando qualsiasi interferenza dovuta ai viaggi nel tempo o alla sovrapposizione di realtà alternative. I principali nemici sono due vecchie conoscenze, ovvero Mira e Towa, entrambi personaggi creati appositamente per la storia nel precedente capitolo. In Dragon Ball: Xenoverse 2 sono tornati per stravolgere ancora una volta la storia, ma questa volta possono contare su due molti più alleati, tra cui Tarles e Slag.



All'inizio del gioco, dovremo creare appunto il nostro eroe scegliendo tra le cinque razze disponibili: terrestre, saiyan, namecciano, majin e clan di Freezer. Ognuna di queste razze è dotata di caratteristiche, abilità e trasformazioni esclusive. I terrestri sono i più equilibrati sullo scontro ravvicinato, sia i namecciani che i majin hanno una buona salute e una buona resistenza, mentre i saiyan e quelli appartenenti al clan di Freezer sono più predisposti a dominare lo scontro a colpi d'aura. La scelta della razza va fatta in base dal vostro stile di gioco, e a seconda di che tipi di guerrieri siete. L'editor di gioco permette di scegliere tra una varietà di volti, acconciature e colori superiore rispetto al primo capitolo, senza però raggiungere la profondità di altri editor visti in alcuni titoli. I personaggi creati possiedono anche delle statistiche, che possono comunque essere personalizzate e potenziate spendendo i punti abilità guadagnati salendo di livello con l'esperienza ottenuta alla fine delle varie missioni. Il nuovo hub centrale di Dragon Ball: Xenoverse 2 è pieno zeppo di attività secondarie e personaggi, ed anche giocando perennemente offline è comunque popolatissimo da NPC con gli aspetti più strani. Se invece decideremo di tuffarci nell'hub online, avremo modo di organizzarci per le missioni con gli amici o semplicemente divertirsi con le varie pose e animazioni disponibili. E' possibile anche volare in giro alla ricerca di oggetti sparsi per la mappa o parlare con i vari NPC, per cui vi consiglio caldamente di ottenere la licenza di volo (la sbloccherete automaticamente con il proseguire della storia principale).



Ed ora passiamo sul lato gameplay. Dragon Ball Xenoverse 2 propone poche sostanziali novità, riprendendo quasi ogni aspetto del precedente capitolo, ma fortunatamente gli sviluppatori hanno perfezionato il tutto con alcuni piccoli accorgimenti. Le combo ora si concatenano in maniera estremamente più fluida, e sfruttano al massimo le varie mosse speciali, permettendo al giocatore di creare schemi di attacco imprevedibili e decisamente spettacolari da vedere. Dragon Ball Xenoverse 2 offre sicuramente più stabilità rispetto al predecessore e ciò è stato fatto anche in particolare con le trasformazioni. Nello specifico, su Dragon Ball Xenoverse 1 il Super Saiyan permetteva di spammare ripetutamente le mosse finali, ma fortunatamente questa possibilità è stata completamente eliminata.



Oltre alla modalità storia ed alcuni eventi particolari, Dragon Ball Xenoverse 2 offre una buona varietà di missioni secondarie. Ritornano quindi le missioni parallele (giocabili anche in coop online), che però per 3 / 4 circa sono state prese a piene mani dal primo capitolo e riportate sul secondo, lasciando poco spazio alle missioni davvero nuove. Ritornano anche i maestri, che questa volta avremo modo di completare molto più velocemente rispetto al precedente capitolo. Ed infine, tralasciando il solito versus, possiamo finalmente parlare della componente online del titolo: leggermente migliorata nella stabilità, ma comunque il lag sarà spesso presente, soprattutto nel 3 vs 3. Sul reparto tecnico, confrontandolo con il capitolo precedente, possiamo subito notare una pulizia grafica generale, ma niente di così distante da ciò che proponeva Xenoverse 1. I personaggi ovviamente vantano quindi di modelli più definiti e dettagliati, con animazioni ed espressioni facciali ancora più realistiche, ed in particolare i filmati in CG rendono i momenti chiave ancora più epici e spettacolari. Ottimo anche il frame-rate stabile a 60 fps, che non ha mostrato alcun cedimento in quasi nessuna situazione.





Dopo aver tanto elogiato il nuovo titolo di Dimps, credo sia arrivato il momento di esporre anche i difetti. Dragon Ball Xenoverse 2 riprende effettivamente troppo dal primo capitolo, soprattutto per quanto riguarda le missioni parallele prese di peso da Xenoverse 1, dunque il tutto risulta già visto. Gravi mancanze soprattutto tra i personaggi giocabili, nello specifico di: trasformazione di Zarbon, le due trasformazioni di Freezer, la seconda trasformazione di Cell e così via. Peccato anche per Black Goku sprovvisto del Super Saiyan Rosè, che sicuramente avrebbe dato una marcia in più al personaggio.



In conclusione, posso dire che Dragon Ball Xenoverse 2 sia un buon titolo. La nuova creatura di Dimps propone una storia originale, delle missioni secondarie divertenti, ma il tutto viene preso eccessivamente dal primo capitolo. Peccato anche per le mancanze nel roster gioco.

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4 novembre 2016 alle 10:21