Killing Floor 2 - recensione
Se c'è qualcosa che giochi come Left 4 Dead ci hanno insegnato, è che massacrare orde di putrescenti aberrazioni in compagnia è sicuramente più divertente che farlo da soli. Killing Floor 2, dopo un lungo periodo di maturazione trascorso su PC, è finalmente giunto anche su Play Station. E se siete amanti delle carneficine e avete qualche amico con cui condividere questa macabra passione, fareste bene a considerarlo perché qui di carne da macellare ce n'è davvero molta!
Non che il titolo in questione ne abbia veramente bisogno, ma il pretesto narrativo inscenato dagli sviluppatori per giustificare l'incessante massacro di cui saremo protagonisti, ruota intorno alla sinistra società che risponde al nome di Horzine Biotech. Questi signori senza scrupoli infatti hanno ben pensato di pasticciare con la genetica umana, tentando di creare soldati cloni dalle straordinarie abilità.
Chi ha seguito la saga di Star Wars sa bene che gli eserciti di cloni non portano mai a nulla di buono, e infatti anche qui le cose prendono una brutta piega, solo che, invece che in militari in strane armature e dalla pessima mira, i soggetti si trasformano in Zed, orribili creature assetate di sangue.
