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Kerbal Space Program – Recensione

Publisher: Squad Developer: Squad
Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 39,99 euro
Chi non ha mai sognato da bambino di fare l'astronauta? Più o meno tutti. Chi invece ha mai desiderato gestire un intero impianto spaziale, gestirne le finanze, costruire razzi, addestrare i propri piloti e poi mandarli in missione? Se siete tra quelli che avevano questo desiderio, Kerbal Space Program è pronto a soddisfare i vostri sogni. Il simulatore spaziale sviluppato dai ragazzi di Squad arriva su PlayStation 4 a quasi cinque anni dalla sua uscita su PC, ma non sembra aver perso lo smalto che gli ha permesso di ottenere un enorme successo di critica. Pronti a partire per il freddo e desolato universo di Kerbal Space Program?



Verso l'infinito… e oltre!



Kerbal offre, oltre ad una modalità libera in cui avrete a disposizione fin da subito tutte le risorse per realizzare razzi più prestanti e raggiungere mete più lontane, una complessa e articolata modalità carriera. Nella campagna principale dovrete invece partire da zero, con pochissimi punti scienza (punti grazie ai quali potrete sbloccare nuovi pezzi per costruire navi spaziali più complesse) e dovrete fare di necessità virtù, con il poco materiale a disposizione. Costruire e mettere a punto un razzo sarà un lavoro a tutti gli effetti: non potrete lasciare nulla al caso e dovrete tenere in considerazione ogni più piccolo aspetto in fase di costruzione, per permettere al razzo di essere poi funzionante e performante. Una volta pronti, potrete mandare in orbita i vostri piloti (dovrete gestire anche loro con estrema attenzione) e completare le missioni proposte dal gioco. A proposito delle missioni, possiamo dire che sono ben strutturate e soprattutto organizzate in maniera logica, con una difficoltà crescente a seconda del vostro avanzamento. Rispetto al passato inoltre, gli sviluppatori hanno anche aumentato il numero degli obbiettivi da conseguire, consegnando ai giocatori una modalità carriera ancora più lunga e profonda.



Kerbal offre un ammontare di ore di longevità non indifferente, quasi infinito visto il genere, ma ad un prezzo piuttosto alto. La difficoltà del gioco è infatti un ostacolo che in pochi avranno la voglia e la forza di affrontare: meccaniche così complesse si addicono poco ad un titolo per console, che risulta, almeno inizialmente, neanche troppo facile da controllare con il pad. Chiunque sia però disposto a dedicare a questo simulatore tempo ed energie, riceverà in cambio soddisfazioni enormi. Vedere la propria opera funzionare e raggiungere le mete stabilite vi appagherà in maniera indicibile dopo ore e ore di vero e proprio studio.



Studi ingegneria? No, gioco a Kerbal!



Come già accennato in precedenza, Kerbal è un titolo davvero molto impegnativo, che vi richiederà tempo ed energie. Il gioco vi viene incontro con tutta una serie di ottimi tutorial, pieni di descrizioni e dedicati ad ogni aspetto del gameplay: la verità però è che ci troviamo di fronte ad un simulatore vecchio stampo, complesso e pensato per premiare solo i giocatori disposti a “soffrire”. Parlando del gameplay vero e proprio, oltre alle fasi gestionali in cui dovrete gestire il budget tra ricerca o ampliamento della base, il vero cuore del titolo sta nella costruzione dei razzi e nella loro guida.



Per quanto riguarda la costruzione, avrete a disposizione decine di opzioni da gestire attraverso molteplici finestre, che potrete spostare sullo schermo a vostro piacimento. Controllerete tutto attraverso un puntatore gestito dal pad di PlayStation 4: probabilmente non c'era sistema migliore per realizzare questo titolo, ma senza dubbio non è il massimo della comodità. Discorso diverso per la fase di guida dei veicoli, molto più immediata e appagante.

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27 novembre 2016 alle 19:00

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