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Hearthstone - I Bassifondi di Meccania - recensione

Che sia questo il punto della svolta di Hearthstone? Qualcuno di voi avrà notato che negli ultimi giorni il gioco ha perso il suo sottotitolo, "Heroes of Warcraft", e ha guadagnato un logo leggermente ritoccato, più pulito. Cosa significhi esattamente questo cambiamento lo possiamo solo immaginare: Hearthstone è ora più famoso di World of Wacraft oppure semplicemente non ha bisogno di essere "il figlio di" per essere riconosciuto per strada. Del resto, l'ultima volta che Blizzard ci ha detto quante persone giocano a Hearthstone abbiamo sentito "50 milioni di account". Bruscolini.



In questa sua marcia schiacciasassi da side project sottovalutato a "gioco che giocano tutti", Hearthstone non ha mai smesso di evolversi e il cambiamento più sostanzioso della sua breve storia è occorso ad aprile, con l'introduzione dei Sussurri degli Dei Antichi e della doppia modalità Standard/Selvaggio.



Questa scissione doveva servire principalmente a offrire un ambiente di gioco equo per tutti i giocatori ed equilibrato: purtroppo, l'operazione è riuscita solo a metà, perché se è vero che i nuovi giocatori devono fare molta meno fatica per poter ottenere un set di carte competitivo, l'equilibrio del gioco è sempre abbastanza precario e tende a dominare sempre un ristretto numero di strategie.

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6 dicembre 2016 alle 10:50