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The Escapists 2 - prova

La vita del carcerato (specialmente se statunitense) ha sempre affascinato l'immaginario collettivo, e non è un caso se nella storia del cinema e del piccolo schermo sia stata il soggetto di innumerevoli produzioni e sceneggiature nel corso degli anni. Personalmente, quelle che ricordo con più attaccamento sono "Fuga da Alcatraz" con Clint Eastwood e "Sorvegliato Speciale" con il mitico Sly.



Un paio di anni fa, Moudly Toof Studios e Team 17 hanno realizzato, The Escapists, un interessante videogioco fondato su questo concept. L'obiettivo del gioco, come è facile intuire dal nome stesso, era di evadere dal carcere, trovando modi più o meno ingegnosi per creare diversivi, racimolare oggetti preziosi, distogliere le guardie e fare breccia nel sistema di sorveglianza, il tutto condito da una simpatica grafica a 8-bit. Visto il buon successo riscontrato, Moudly Toof Studios ha deciso di riprovarci con The Escapists 2, ed abbiamo avuto occasione di provarlo a circa un mese dalla sua release.



Questo sequel riprende naturalmente gli elementi cardine vincenti del gioco del 2015, ampliando ove possibile l'esperienza di gioco e rendendola più complessa e sfaccettata. Anche la grafica riceve un sostanziale 'upgrade', se così lo possiamo definire al giorno d'oggi, visto che si passa da uno stile caratteristico dei 8-bit ad uno a 16-bit, con un conseguente incremento nei dettagli di ogni prigione. Gli sviluppatori hanno lavorato molto sulle animazioni, ed il risultato è che, oltre a una maggiore espressività nelle gestualità e nelle movenze, il sistema di combattimento è stato potenziato, con la possibilità di parare e caricare colpi per infliggere più danni, nonché di 'lockare' uno o l'altro bersaglio.

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28 luglio 2017 alle 15:10