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Yono and the Celestial Elephants - Recensione

Yono and the Celestial Elephants è un gioco indie sviluppato da Neckbolt, un programmatore svedese chiamato Niklas Hallin che in 2 anni è riuscito, dando fondo alle proprie risorse ed energie, a portare su Nintendo Switch via eShop (versione da noi testata) e su PC via Steam questo piccolo, ma simpatico titolo di avventura ad enigmi. Grazie a Plug In Digital è arrivato anche in Italia il 12 ottobre al prezzo di circa 15 Euro, ma sfortunatamente la lingua italiana non è presente (l'inglese utilizzato non è, però, particolarmente complicato). Lo scopo dello sviluppatore era quello di creare una piccola avventura ispirata vagamente ai vecchi capitoli di The Legend of Zelda -pertanto piena di enigmi, esplorazione e combattimenti- il tutto, però, declinato in un contesto completamente originale. Sarà riuscito Niklas nel suo intento?



Il gioco è ambientato in un continente (probabilmente l'unico al mondo) in cui gli Umani hanno costruito un regno dominante su tutte e tre le razze presenti: gli Umani, appunto; i Bonewight, dei non morti dall'aspetto che ricorda uno scheletro e che nascono da un particolare terreno; i Mekani, un popolo di robot evolutosi da alcuni prototipi realizzati dagli Umani stessi. La situazione politica non è delle più rosee, poiché la regina degli Umani impone trattati commerciali sfavorevoli alle altre razze ed è intenta solamente ad accrescere le ricchezze della sua capitale.



Ma in tutto ciò cosa c'entrano gli elefanti? Questi sono venerati in quanto divinità, dato che, ogni millennio, un Elefante Celestiale discende dalla volta celeste per portare pace e armonia nel mondo. Ed è questo il caso del protagonista della storia, il piccolo elefantino Yono, giunto sul pianeta senza alcuna spiegazione e completamente all'oscuro di quali siano i suoi compiti. Fortunatamente, nel corso delle sue avventure conoscerà persone di fiducia che lo guideranno verso il suo obiettivo, ovvero quello di riportare la pace nel regno e fermare una rivolta.



La visuale di gioco è in terza persona dall'alto, in modo che il giocatore abbia ben chiara la mappa del piano in cui si trova. L'elefantino Yono si muoverà per risolvere semplici puzzle ambientali che prevedono l'utilizzo degli immancabili interruttori, leve, casse da spostare, ecc... La novità che distingue questo titolo dalle altre produzioni è l'utilizzo della proboscide di Yono: può soffiare aria; aspirare acqua per poi spruzzarla; raccogliere noccioline per spararle; infiammarsi grazie a peperoncini piccanti. Oltre a compiere queste azioni, Yono può anche colpire con una testata e raccogliere/lanciare un oggetto alla volta. Sarebbe stato carino vedere anche altre abilità legate alle caratteristiche degli elefanti, come, per esempio, le zanne, il barrito o il loro dolce peso, ma ci accontenteremo di quanto proposto.



Le zone selvagge da esplorare (5 percorsi e 3 dungeon) sono strutturate in modo molto lineare, così che sarà praticamente impossibile perdersi, in favore di un susseguirsi incessante di puzzle da superare. Alla fine dei 3 dungeon saranno presenti anche delle boss battle, più o meno riuscite, sempre strutturate ad enigma. Ed è meglio così dato che i combattimenti nudi e crudi sono la parte peggiore della produzione: legnosissimi, con solo due tipi di nemici reskinnati per tutta la durata del gioco e che stanno praticamente immobili a prendersi le nostre testate. Questo è il caso più clamoroso che mette in evidenza il basso budget e la scarsità di personale con cui è stato sviluppato.



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Nel corso dell'avventura potremo fare anche delle soste in 4 diverse città, tutte perfettamente caratterizzate e diversificate. Qui sarà possibile visitare diverse strutture: in un negozio potremo scambiare 4 Health Token raccolti, per ottenere un cuore di vita aggiuntivo; in un altro potremo spendere il denaro racimolato per sbloccare nuove simpatiche skin per il nostro elefantino (alcune davvero originali e simpatiche e altre ispirate a personaggi come Link e Darth Maul!); alla stazione potremo sbloccare un punto di teletrasporto che connette le città e i percorsi che le uniscono, così da muoversi rapidamente da una zona all'altra del mondo. Ma non è tutto, perché in città ci sono anche svariati NPC che avranno delle richieste da soddisfare, come la ricerca di oggetti specifici o la risoluzione di un piccolo enigma. Sfortunatamente, non c'è alcun modo per tenere traccia delle missioni completate, di quelle in corso o di quelle ancora da avviare, lasciando così sempre nel dubbio di aver lasciato indietro qualcosa.



Nella capitale è anche presente un santuario per il culto degli Elefanti Celestiali, dove un monaco ci affiderà il compito di ricostruire gli archivi perduti sui predecessori di Yono; dovremo quindi raccogliere le varie lettere sparse in vasi e scrigni per ricomporre le pagine di storia mancanti.



Per completare il gioco, missioni secondarie comprese, occorrono circa 7 ore e non è previsto alcun contenuto nel post-game, se non lo sbloccare tutte le skin (fortunatamente esiste un generoso minigioco che in pochi secondi fornisce molte monete). Più di tanto non si poteva chiedere da un gioco sviluppato da una persona sola, però qualche contenuto che spingesse a proseguire la partita dopo i (brevissimi ovviamente) titoli di coda avrebbe dato un senso al farming per sbloccare le skin, che restano così solo costumi per un elefantino con più nulla da fare, se non ricominciare il gioco. E se non si vuole cancellare il gioco (pesa circa 1 GB) è l'unica cosa che si può fare, anche perché è presente un unico slot di salvataggio manuale!



Seppur breve, Yono and the Celestial Elephants risulta un'avventura piacevole e piuttosto scorrevole, dato che gli enigmi non sono mai eccessivamente difficili da comprendere o la risoluzione complicata da eseguire; i giocatori più giovani avranno, comunque, pane per i loro denti durante le ultime fasi. Piacevole è anche l'atmosfera di gioco e il mondo che è stato creato, così come la storia che parte un po' banale, ma che svela sempre più aspetti sul passato e sulla situazione delle varie razze, arrivando addirittura a imbastire discorsi filosofici, etici e politici. A fare da sfondo ci sono le ottime musiche composte da Karl Rosqvist che ben si sposano con le atmosfere proposte, anche se qualche effetto sonoro dell'elefante e dei nemici stona un po' troppo col resto.



La grafica è, causa budget e personale, estremamente semplice, ma che riesce nell'obiettivo, soprattutto sul piccolo schermo di Switch, nonostante un eccessivo riciclo di texture.



Eccetto qualche glitch e ingenuità di programmazione (ad esempio, ogni negozio ha skin differenti e per cambiarle bisogna tornare in quello giusto, sempre se ce lo ricordiamo...) Yono and the Celestial Elephants è un giochino valido e che offre qualche spunto interessante, sia in termini di gameplay che di lore. Se Niklas vorrà farne un seguito a capo di uno studio più grande che comprenda non solo lui stesso, sicuramente ne vedremo delle belle!



Yono and the Celestial Elephants è un gioco adatto sia ai ragazzi (a patto che conoscano un po' di inglese) sia ai più grandi, con tanti puzzle da superare e un mondo tutto da scoprire. Sì, è vero che ci sono problemi come una scarsa longevità e qualche glitch di troppo, ma nel complesso il titolo sviluppato da Neckbolt risulta un'avventura piacevole, tranquilla e rilassante. Consigliato agli amanti del genere, magari in occasione di uno sconticino.

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16 ottobre 2017 alle 11:00