Sociable Soccer - prova
Tra console del passato che ritornano in formati tascabili, o quasi, serie TV che recuperano stilemi di un decennio addietro e produttori musicali che guardano sempre più spesso agli Anni 80' per trovare l'ispirazione e il giusto groove per quella che, sperano, possa diventare la prossima hit a conquistare il mercato, la nostalgia è senza alcun dubbio il sentimento che domina e guida le scelte di publisher e pubblico pagante.
In campo videoludico, oltre alla già citata smania per le console attempate, questo trend si traduce in giochi che basano il loro carisma su un art design volutamente retrò o sul tentativo di riprodurre il feeling di un tempo, riadattando e riconsiderando le regole del game design moderno. C'è Fez insomma, con la sua strepitosa pixel art, ma c'è anche Dark Souls, con un'intransigenza di fondo che rimanda al vecchio Ghouls 'n Ghosts, solo per citarne uno.
In questo senso, Sociable Soccer sembrerebbe un ottimo compromesso tra i due modus operandi, dal momento che, in un colpo solo, recupera grafica e gameplay propri dei giochi di calcio della seconda metà degli Anni '90, i primi che tentarono di tradurre nelle tre dimensioni tutto il fascino di un gol di Batistuta o la fisicità degli interventi difensivi di Paolo Maldini.
