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Blade Runner 2049, un run time “criminale” per il produttore del film del 1982

Sul nuovo Blade Runner 2049, diretto da Denis Villeneuve, non poteva mancare l'opinione da parte del produttore del primo film targato Ridley Scott del 1982. Michael Deeley ha voluto dire la sua all'interno dell'evento promozionale dedicato alla nuova edizione delle sue memorie raccolte in un libro dal titolo “Blade Runners, Deer Hunters And Blowing The Bloody Doors Off“:



“Non ho ancora in programma di vederlo, ma lo farò. È troppo lungo, doveva consentire – e avrebbero effettivamente dovuto fare – dei tagli. Non possono fare meglio di così al box-office perché non può essere proiettato più di tre volte in una giornata proprio perché dura troppo, una mossa che definirei auto indulgente se non addirittura arrogante. Una cosa criminale.”



Le parole rilasciate da Michael Deeley sulle colonne della rivista Screendaily sono abbastanza eloquenti e sanno di bocciatura netta da parte del produttore di classici come Il cacciatore, Un colpo all'italiana e L'Uomo che cadde sulla Terra. Il Deeley pensiero trova fondamento negli incassi del film fin qui registrati al box office internazionale, risultati ben al di sotto del pareggio previsto per far fronte alle spese. Neanche lo sbarco in Estremo Oriente è riuscito a risollevare le sorti di una pellicola che è stata addirittura superata dal letterale “disaster movie” Geostorm in Giappone ed in Cina.



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1 novembre 2017 alle 16:40