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Erica - anteprima

"Vogliamo creare un'esperienza narrativa nuova e rivolta a tutti", esordisce Jack Attridge, creative director di Flavorworks, nell'iniziare la presentazione di Erica. "Un dramma interattivo che possa essere apprezzato da tutti coloro che finora si sono tenuti lontani dai videogiochi perché spaventati dai tanti bottoni di un gamepad. Così come i film non richiedono alcuna abilità per essere fruiti, con Erica ci prefiggiamo l'obiettivo di rendere i videogiochi accessibili a chiunque".



"Abbiamo costruito un engine pensato per realizzare un esperienza cinematica priva d'interruzioni", continua poi Attridge, "quindi abbiamo creato una storia attorno ad esso e crediamo di aver ottenuto la fusione perfetta tra un film e un videogame. Erica può essere giocato con un DualShock ma è con uno smartphone che dà il suo meglio. D'altronde ce ne sono più di due miliardi in tutto il mondo e crediamo che sia il dispositivo col quale la gente ha più familiarità".



Un esordio, questo, che sarebbe stato ortodosso se fatto di fronte a una platea di neofiti dei videogiochi, ma che rivolto a un manipolo di giornalisti specializzati può sembrare un azzardo. Eppure non si può fare a meno di pensare che il rischio preso da Jack Attridge sia calcolato, perché bastano pochi minuti per capire che Erica è sì un gioco della collana PlayLink, quella con cui Sony spera d'intercettare i casual gamer con esperienze social incentrate sugli smartphone, ma è anche un prodotto con un qualcosa che potrebbe interessare i gamer di lungo corso.

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7 novembre 2017 alle 10:30