Wuppo - recensione
Ogni tanto dalla vita impariamo un'amara lezione, ossia che "le apparenze ingannano", eppure ogni tanto ci ricaschiamo sempre. Ci lasciamo catturare dall'hype per un gioco e poi veniamo sistematicamente delusi o, peggio, bolliamo un titolo come scadente a una prima e pigra occhiata. Wuppo potrebbe erroneamente ricadere in questa seconda categoria, ed è nostro compito diradare qualsiasi nebbia e dimostrarvi che rischiate di perdere una piccola perla.
Non che il gioco cerchi di partire col piede giusto: impersoneremo infatti un piccolo Wum senza nome, ma cosa sono i Wum? Sono minute creature sferiche che amano per lo più oziare e mangiare schifezze davanti alla TV. Il nostro rotondo protagonista verrà esiliato dall'hotel in cui vive, reo di aver inzaccherato per l'ennesima volta i corridoi del resort con il suo gelato. Ed è proprio da questo piccolo dramma quotidiano che partirà un'avventura dai risvolti epici e intriganti.
Wuppo nasconde infatti una vera e propria lore, da scoprire attraverso i dialoghi coi tantissimi personaggi che popolano il mondo di gioco e le pellicole, che una volte inserite in un'apposita cinepresa ci daranno tantissime informazioni sulla società in cui viviamo.
