Star Wars Battlefront 2: DICE risponde alle polemiche sulle microtransazioni
Star Wars Battlefront 2 ha generato un enorme polverone mediatico per quanto riguarda le microtransazioni inserite all'interno del gioco, giudicate, almeno inizialmente, fin troppo “eccessive”.
A placare l'onda del malcontento, ulteriormente accresciuta in seguito al rimbalzo di diverse informazioni in rete (e diventata forse un po' troppo ingenerosa), non è bastata neanche la decisione, presa da EA e DICE, di ridurre drasticamente il numero dei crediti necessari per sbloccare gli eroi negli scontri online.
I membri del team di sviluppo hanno quindi deciso di sedersi a tavolino per rispondere alle critiche più pesanti: in prima linea si è schierato uno dei producer, Paul Keslin, che durante un AMA su Reddit ha spiegato che DICE è molto dispiaciuta per le reazioni polemiche della community e si è detto disponibile ad ascoltare qualsiasi feedback.
Anche l'associate producer John Wasilczyk ha partecipato alla discussione, rispondendo a chi sosteneva che il tempo necessario a sbloccare ogni nuovo personaggio fosse eccessivo: addirittura 4500 ore di gioco, stando ad alcuni calcoli. Secondo Wasilczyk tali tempistiche non corrispondono al vero e ai test eseguiti internamente dal team, che durante tutto il ciclo di sviluppo ha voluto innanzitutto assicurarsi che non esistessero, in Battlefront 2, obiettivi irraggiungibili per il giocatore medio.
Infine è stata la volta del design director Dennis Brännvall, il quale ha affermato che effettivamente ci sono alcuni problemi nei modi in cui le loot box vengono elargite agli utenti nel gioco e che il team sta studiando “vie aggiuntive” per far crescere i propri personaggi e le proprie classi.
Intanto, potete leggere la nostra recensione di Star Wars Battlefront 2 a questo indirizzo. Come si concluderà questa storia, secondo voi?
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