Portal Knights – Recensione
Portal Knights è finalmente sbarcato su Nintendo Switch. Nonostante avessimo già recensito il titolo sulle nostre pagine, quest'oggi torno a parlarne in occasione della conversione del titolo targato Keen Games sulla nuova console del colosso nipponico. Il titolo era ben noto ancor prima di approdare su Switch, grazie ad una commistione sagace tra un mondo a blocchi tanto amato dai ragazzi (qualcuno ha detto Minecraft?) ed un genere ben stratificato: il gioco di ruolo.
Il mix che ne usciva era quindi in grado di intrattenere un pubblico estremamente variegato, contornando l'avventura con un congeniale stile cartoonesco. Insomma, stiamo parlando di un'eccellente combinazione di generi da inserire nell'ottica del parto titoli di Switch, che unisce la sua portabilità con una peculiare componente multiplayer. Nel piccolo schermo di Nintendo Switch si apre un portale verso nuovi mondi che potrebbero celare meraviglie straordinarie.
Sin dalle prime battute di gioco la natura sandbox di Portal Knights si manifesta in tutto il suo splendore attraverso la creazione di un mondo procedurale, diviso da svariate isole e collegato da altrettanti portali, giustificando fin da subito il titolo del prodotto e gli intenti della narrazione. Parlando della trama stessa, ci troveremo ad interpretare i misteriosi Guardiani dei Portali, che dovranno avventurarsi in ogni ecosistema nel tentativo di ristabilire l'ordine in un mondo ormai frammentato a causa di alcune terribili forze oscure.
Per tale ragione, il primo passo sarà quello di creare l'alter ego dell'eroe prescelto attraverso un editor ricco di variabili. Lo strumento viene introdotto per bene, aprendoci la via anche alla possibilità di incarnare una delle tre classi disponibili: i classici Guerriero, Arciere e Mago. In poche parole, l'editor di Portal Knights farà la gioia di ogni smanettone che si rispetti, stratificandosi quando andremo ad impugnare per la prima vostra i nostri Joy-Con.
Il lato GDR di Portal Knights inizierà inoltre a configurarsi subito dopo aver scelto il nostro ruolo, il quale riuscirà ad influenzare notevolmente il gameplay e a diversificarlo a seconda della classe selezionata. Perfino le interazioni con gli scenari saranno diverse in base alle capacità del nostro avatar, con numerose meccaniche studiate appositamente per classi specifiche. I multipli slot vengono poi in soccorso dei completisti, permettendo di sperimentare ed esplorare tutte le variabili del caso con la creazione di più personaggi.

L'impianto da GDR è ovviamente contornato dalle basi indispensabili, come le statistiche e la progressione dei livelli, risultando un elemento centrale ed al tempo stesso ben inserito nella natura sandbox del titolo. La progressione del proprio personaggio, unico fattore che stimola a farci saltare di isola in isola -data l'assenza di una quest principale– sarà approfondita quanto basta per sopperire a quella ripetitività che il crafting compulsivo potrebbe invece portare.
La staticità del survival viene tuttavia eclissato da alcune fasi di combattimento piuttosto dinamiche ed improntate all'azione nuda e cruda. Sia la durabilità che i danni numerici rivestiranno un ruolo fondamentale nel titolo di Keen Games. Ad accentuare questa volontà di dare peso alle statistiche troviamo dopotutto le restrizioni di livello delle isole, che costringono i Guardiani a curare il proprio armamento prima di lanciarsi nell'esplorazione libera.
Parliamo quindi di una limitazione che, ai livelli più alti, può costringervi a scandagliare le aree visitate per ore ed ore al fine di raccogliere sempre più oggetti e punti esperienza, rendendo Portal Knights un gioco forse eccessivamente improntato al grinding, soprattutto se il suo intento è quello di appellarsi ad un pubblico molto giovane.

Risulta impossibile non pensare che il prodotto in questione non sia stato strutturato per ingraziarsi i piccoli fan dei giochi a cubetti. Le scelte estetiche, ma anche sonore, sono forti testimoni di questo intento da parte degli sviluppatori, che hanno puntato molto ai colori, alla vivacità e ad aspetti semplificati al massimo, sfociando quasi nel caricaturale. Su Nintendo Switch il titolo riesce a girare in maniera fluida in entrambe le modalità della console, evitando d'incappare in rallentamenti fastidiosi durante la maggior parte delle fasi di gioco.
La parte visiva è funzionale, oltre che godibile, soprattutto ad alleggerire la mole di routine ripetitive che il gameplay presenta, principalmente strutturate sulla continua raccolta ed elaborazione delle risorse delle isole attraverso strumenti come il banco da lavoro e derivati. Proprio la diversità degli ambienti proposti, compresi di dungeon, NPC e villaggi, è in grado di rendere piacevole l'esperienza di gioco, nonostante il suo ripetersi continuamente, spezzando la monotonia grazie a dei biomi saggiamente inquadrati nei classici temi fantasy di molti RPG. L'allegria dell'ambiente, e in parte della colonna sonora, rispecchia perfettamente l'andamento del lavoro di Keen Games, che ha una progressione adatta anche ai giocatori in erba che si affacciano a questo genere per la prima volta.

Considerando la mole di giocatori che potrebbe provare il titolo, Keen Games si è anche assicurata di alleggerire la già intuitiva interfaccia di Portal Knights, rendendola più accessibile attraverso i comandi touch della Switch e l'ingegnoso utilizzo dei tasti presenti sui colorati Joy-Con. La navigazione semplificata, attraverso diverse scorciatoie molto utili, permette all'utente di giocare dinamicamente anche nella modalità portatile, tutt'altro che scomoda per Portal Knights. Proprio la sua eccellente conversione per l'uso esterno al dock è uno dei punti di forza della versione Nintendo Switch, soprattutto se si considera la possibilità di giocare in locale con altri amici.
I fan più giovani potranno quindi incontrarsi per condividere lunghe avventure utilizzando le proprie console ovunque essi si trovino, aspetto promosso proprio dal design ruolistico di Portal Knights, che incentiva la collaborazione attraverso sfide studiate appositamente per gruppi di giocatori. Naturalmente tutto ciò è appetibile anche per un pubblico più adulto, in particolar modo se si tengono in conto la possibilità di utilizzare la connessione ad internet e il profondo sistema di assegnazione di statistiche, aspetti in grado di fare felici tutti i fan amanti della creazione di build particolari in giochi che permettono tale pratica.
Il piatto offerto da Portal Knights è sicuramente appetibile, per quanto la sua sia una semplice esecuzione senza troppe pretese. All'apparenza può sembrare un prodotto molto leggero, che è sicuramente improntato ad un pubblico affine a quello di Minecraft ed altri colossi del genere. Tuttavia, per quanto sia effettivamente tale, il titolo presenta al suo interno meccaniche da RPG complesse e ben eseguite, in grado di soddisfare i bisogni degli entusiasti più accaniti attraverso un enorme e vario livello contenutistico, sia negli approcci all'ambiente sandbox sia nel puro e semplice loot.
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