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Warhammer Quest 2: The End Times - recensione

I board games, dopo i gloriosi anni '80 e '90, nella decade successiva hanno subito un nettissimo calo d'interesse da parte del grande pubblico. Eppure gli ultimi anni ci mostrano un cambio di tendenza che dimostra quanto i giocatori amino riunirsi intorno a un tavolo per trascorrere una serata di sollazzo ed impegno con un bel gioco in scatola.



L'arrivo di smartphone e tablet ha permesso a moltissimi sviluppatori di traslare l'esperienza analogica in app irresistibili, per le quali predisporre investimenti anche importanti. Lo scopo non è solo quello di divertire: in molti casi è anche quello di dare una possibilità a basso costo di offrire una sbirciatina alle regole, al mood e al gameplay vero e proprio, per poi pensare di passare dalla cassa con la versione scatolata del gioco che soddisfa di più.



Se le produzioni digitali di Asmodée Éditions sono sotto gli occhi di tutti, non lo sono certo di meno quelle delle varianti su licenza Games Workshop che, grazie a vari sviluppatori, hanno portato su tutti gli store di ogni piattaforma esistente il loro brand di punta, Warhammer, nella versione fantasy o fantascientifica.

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24 novembre 2017 alle 11:00