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Gli sviluppatori di Driveclub e il ritorno in vita dei giochi di corse arcade - articolo

Fermiamoci un attimo per rendere omaggio a Driveclub, il titolo che sarebbe dovuto uscire in concomitanza con PlayStation 4, ma che mancò il lancio della console, rimanendo bloccato per un certo periodo a causa di diversi problemi tecnici e alcune sviste dal punto di vista del design. Nonostante la tragedia, Driveclub è diventato qualcosa di davvero notevole, un gioco di corse con i muscoli e un pizzico di quel fascino appartenente a Project Gotham Racing, per la sua maneggevolezza, e un po' di quella rifinitura tipica di Gran Turismo, per il suo aspetto impeccabile. Contro ogni probabilità, Driveclub è diventato uno dei migliori giochi di guida di questa generazione.



Tutto questo purtroppo però non è stato abbastanza per salvare gli sviluppatori di Evolution Studios, ma visti i problemi che ha avuto Driveclub, si tratta di un team abituato ad affrontare le avversità. Quando Sony ha deciso di calare il sipario su diciassette anni di realizzazione di giochi di corse in quel di Runcorn, la storia non si è fermata lì. Dopo diciotto mesi dalla chiusura di Evolution Studio infatti, lo stesso team adesso lavora nello stesso studio del Cheshire allo stesso genere di gioco.



"Sony voleva fornirci il suo supporto e fare ciò che poteva per noi, perciò abbiamo avuto la possibilità di tenere il team unito”, dice Paul Rustchynsky, il game director di Driveclub e l'uomo che ha supervisionato la trasformazione del gioco, dai suoi primi giorni difficili alla sua versione finale. “La maggior parte di noi aveva lavorato insieme. Sono stato qui per più di tredici anni, alcuni dei ragazzi sono qui da ancora più a lungo e ci piace molto lavorare insieme. Tutti noi condividiamo la passione per i giochi di corse e vogliamo fare tutto il possibile per tenere unito il team e continuare il nostro lavoro. Ci è poi capitata una cosa fantastica: Codemasters era alla ricerca di un nuovo studio, abbiamo parlato con loro e hanno voluto l'intero team. È stata una transizione senza interruzioni.”

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3 dicembre 2017 alle 10:10

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