Fares: "rischioso creare un gioco solo co-op come A Way Out? Non me ne frega un ca**o del mercato"

Con il "Fuck the Oscars" dei The Game Awards tutto sommato archiviato con tanto di spiegazione da parte del diretto interessato, Josef Fares può tornare a parlare del proprio gioco, di un progetto che va contro i trend del mercato proponendo un'esperienza esclusivamente cooperativa a due giocatori.

In A Way Out non c'è scelta, si può giocare online con un amico anche utilizzando una sola copia del gioco (una feature confermata e davvero ottima) ma non esiste un'esperienza in solitaria. Gaming Bolt ha domandato a Fares se questa impostazione lo preoccupi in qualche modo e se ci sia o meno il rischio di un "rigetto" del mercato.

"Non fraintendermi ma non me ne frega davvero un ca**o del mercato", ha affermato ridendo. "Sono un uomo guidato dalla passione e se questo è il modo in cui pare giusto questo è ciò che farò. Anche se qualcuno mi dice che facendo in un certo modo venderei cinque milioni di unità in più direi di no, che non mi interessa. Questa è la visione, questa è l'essenza del gioco. È incentrato su un'esperienza split-screen, la visione riguarda quella storia pensata per due giocatori.