Metal Gear Survive: siamo ancora in attesa del verdetto - analisi tecnica
La posta in gioco è estremamente alta: Metal Gear Survive è infatti il primo titolo della serie realizzato da Konami dopo l'allontanamento di Hideo Kojima, e bisogna ammettere che fino ad ora i pareri sono stati contrastanti. In poche parole si tratta di uno spin-off ambientato dopo il finale di Ground Zeroes ed incentrato sulla sopravvivenza ad ondate nemiche. Il giocatore comincia la partita cacciando e raccogliendo scorte d'acqua per tenere a bada la sete e i morsi della fame, e in modo simile a quanto avveniva in Metal Gear Solid 3 è possibile curare le ferite del personaggio con provviste scovate sul campo di battaglia. Questo per quanto riguarda le meccaniche da survival. Una volta in forze l'attenzione si sposta sul recupero di risorse e sulla costruzione di armi, strumenti e strutture difensive per far fronte agli attacchi nemici.
Nonostante il notevole cambio di rotta per la serie, le fondamenta tecniche su cui poggia questo particolare capitolo sono familiari. Metal Gear Survive utilizza il Fox Engine di Metal Gear Solid 5 per dare vita, ancora una volta, ad un vasto open world in grado di viaggiare su schermo a 60 fotogrammi al secondo. Dalla nostra base principale, personalizzabile ed equipaggiata con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, possiamo avventurarci verso l'esterno per portare a termine altri obiettivi senza che appaia una sola schermata di caricamento. Il mondo di gioco il più delle volte è percorribile in lungo e in largo senza soluzione di continuità e l'unico aspetto che differenzia Survive dai capitoli precedenti (almeno per quanto abbiamo visto fino ad ora) è la mancanza cut scene e di una forte componente narrativa. Per quanto riguarda il gameplay, chi ha già familiarità col motore grafico e i controlli si troverà immediatamente a proprio agio in questa nuova avventura.
I punti di forza del Fox Engine mantengono l'impatto generale del gioco in linea con quanto visto nell'ultimo Metal Gear: in Survive troviamo un anti-aliasing di post-processing, inoltre vengono applicati effetti cinematografici quali la profondità di campo e il motion blur. Per quanto le vaste ambientazioni siano ricche di alberi ed elementi montuosi, il pop-up è minimo, grazie anche agli effetti particellari di sabbia e polvere intensificati. Aggiungiamo al pacchetto il ciclo giorno-notte e il meteo dinamico, ed ecco che Survive diventa indistinguibile se accostato a MGS5.
