Tiny Metal – Recensione
Correva l'anno 2001 quando sulla piccola portatile Nintendo usciva in sordina un titolo che sarebbe di lì a poco diventato un punto di riferimento per un intero genere. Stiamo parlando naturalmente della serie Advance Wars che, nella sua immensa semplicità, è riuscita a rendere accessibile, immediato e divertente un genere come quello degli strategici a turni. Sono trascorsi ormai quasi vent'anni dalla sua uscita e, soprattutto su console fisse, si fatica a ricordare un altro titolo che sia riuscito a trasmettere lo stesso feeling di questa amata serie.
I ragazzi dello studio Area 35 sono però parzialmente riusciti, grazie al loro Tiny Metal, a ricreare quelle sensazioni e quei tatticismi che avevano reso grande i vecchi capitoli di Advance Wars. Uno stile grafico tanto semplice quanto colorato, numerose unità da conoscere e un comparto narrativo, sebbene molto complesso, abbastanza godibile sono solo alcune delle caratteristiche positive di questo nuovo titolo pubblicato da Sony Music Entertainment.

Per Artemisia!
Durante i nostri studi e i drammatici eventi dell'ultimo secolo, abbiamo imparato ad accettare il fatto che la guerra non cesserà mai. Questa sembra essere infatti come una grossa pietra deposta sulle spalle dell'umanità, che difficilmente potrà essere rimossa. Lo stesso discorso sembra valere anche per lo splendente regno di Artemisia che, dopo la conclusione dell'ultimo conflitto mondiale, si appresta a entrare in un periodo dominato da pace e progresso. Ma come abbiamo detto in precedenza, la guerra non cessa mai…
Durante una visita diplomatica, infatti, l'aereo regale di Artemisia con a bordo il re e il comandante in capo scompare misteriosamente sopra Zipang, una piccola isola ancorata ancora a una mentalità feudale, fatta di signori della guerra e culto dell'onore. La missione del nostro Nathan, un giovane e inesperto comandante militare, sarà dunque quella di fare chiarezza sull'accaduto e di capire chi sono i mandanti di questo attacco.

Questo sarà solamente l'incipit che porterà il giocatore a immergersi, per oltre dieci ore, in questa belligerante situazione in cui complotti, misteri e tattica la faranno da padroni. Dal punto di vista narrativo, sebbene la storia appaia tutto sommato solida e ben narrata, questa risulterà in diversi punti vagamente complessa e intricata. Non proprio l'ideale per questo genere di titoli. Le varie missioni che dovremo affrontare ci verranno presentate grazie a un piccolo siparietto introduttivo in cui faremo la conoscenza di tutti i personaggi che prenderanno parte a ogni pericoloso conflitto.
La complessità della storia non costituirà però un difetto invalicabile in quanto, grazie all'ottima localizzazione italiana, sarà possibile godersi i lunghi dialoghi tra i personaggi principali in maniera del tutto chiara e comprensiva riuscendo, dove sarà possibile, a percepire anche un qualche tipo di caratterizzazione che permetterà così di vedere in maniera meno stereotipata ogni singolo protagonista.

