Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Rainbow Six Siege: Operazione Chimera - Recensione

Come si usa dire, c'è sempre una prima volta, e per Ubisoft e Rainbow Six: Siege, questa prima volta è proprio Operazione Chimera. Prima volta, dopo ben due anni e 8 operazioni, come vengono chiamate le stagioni, in cui i contenuti aggiuntivi gratuiti introdotti non seguono i soliti schemi. Infatti, diversamente da quanto succedeva in passato, i due nuovi operatori sono entrambi attaccanti e appartengono a nazionalità già presenti, non viene aggiunta una nuova mappa e al suo posto è possibile godere di una nuova modalità PvE, seppur dalla durata di soltanto un mese.



I due nuovi operatori sono Finka e Lion, che non condivideranno soltanto il ruolo, quello degli attaccanti, o le statistiche, due di corazza e due di velocità, ma anche la tipologia della propria abilità, essendo in entrambi i casi globale: funzionando da qualunque luogo e su qualunque bersaglio coinvolto. Finka è affiliata al corpo speciale russo e la sua dotazione vedrà armi già utilizzabili dagli operatori degli Spetznaz, con l'unica eccezione dello Spear 308, un fucile d'assalto che vanta una stabilità molto elevata.



Il suo gadget peculiare, utilizzabile fino a tre volte per round, è una scarica di adrenalina, si attiverà su tutto il team e fornirà dei bonus di vario tipo per breve tempo: una sovra-cura di 20 punti, rianimazione in caso di atterramento, rinculo delle armi ridotto, effetti di stordimento e rallentamento attenuati. Sebbene ad un primo impatto possa sembrare eccessivamente generoso come buff, diversi saranno i counter in grado di bilanciare questo vantaggio, primi tra tutti Lesion e Echo in grado di interrompere istantaneamente il potenziamento con i rispettivi gadget. Un'ottima abilità che abbinata ad una buona coordinazione con il proprio team consente di effettuare dei push come mai prima d'ora è stato possibile.

Continua la lettura su www.eurogamer.it

11 marzo 2018 alle 17:20