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Titan Quest - recensione

Quanti rappresentanti, esattamente, può contare il genere 'action rpg dungeon crawler isometrico'? Ma prima ancora, esiste veramente un genere così denominato? La risposta alla seconda domanda dipende dalla prima, visto che i rappresentanti sono molti e sì, costituiscono in effetti un gruppo omogeneo che condivide un preciso set di feature di gameplay, di tropi narrativi, di convenzioni e anche di direzione artistica e tecnica.
La lista dei rappresentanti include le serie Diablo, Torchlight, Sacred, Grim Dawn, Path of Exile e Skylanders; tutti buoni titoli (alcuni eccellenti). Alla lista possiamo anche aggiungere Titan Quest, un titolo che uscì nell'ormai lontano 2006, che venne arricchito di un'espansione (Immortal Throne) e che viene oggi riproposto in una versione 'restaurata e corretta' per le console di nuova generazione.



L'operazione è interessante perché l'originale Titan Quest era un gioco che meritava voti alti in pressoché tutti i comparti. L'ambientazione era originale e interessante (il periodo della storia antica in Grecia, Egitto e Asia in un mix di storia e mitologia), il comparto grafico all'altezza con i migliori esponenti del genere e, in generale, il gameplay divertente e in linea con gli stilemi del genere (che ai tempi era ai primi passi).



Così Titan Quest ritorna sui nostri schermi passando da PC a console e riproponendo gli stessi contenuti del gioco originale insieme con l'espansione Immortal Throne, ma non la recente Ragnarok (si, avete letto bene, un'espansione per un gioco uscito dieci anni fa). Presumibilmente quest'ultima espansione verrà sviluppata più avanti in caso la versione console faccia registrare numeri interessanti.

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16 marzo 2018 alle 15:50