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Raiders of the Broken Planet – Wardog Fury – Recensione

Raiders of the Broken Planet è un gioco piuttosto particolare, un esempio di come non sempre la qualità venga giustamente ricompensata e che, a volte, è più importante una valida manovra di marketing. MercurySteam sta cercando in tutti i modi tramite Facebook, Twitter e YouTube di dare una giusta carica alla sua creatura, con risultati tutt'altro che positivi, ed è un peccato, perché la seconda campagna di Raiders of the Broken Planet conferma quanto di buono era stato fatto con la prima.



Ma MercurySteam non si è persa d'animo e, come promesso, è tornata con una nuova campagna stand alone del suo sparatutto cooperativo, intitolata Wardog Fury. Wardog Fury mette a disposizione quattro nuove missioni cooperative più alcuni nuovi personaggi da sbloccare, di cui uno sarà utilizzabile, da subito, dopo aver finito la prima missione. Il gioco attualmente contiene undici Raider, ma il roster dei personaggi è in continua espansione e vengono pubblicati periodicamente nuovi aggiornamenti.



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State lontani dal mio Aleph!



In sintesi, la storia di Wardog Fury inizia esattamente dopo la fine di Alien Myths. Dopo aver reclutato Lycus Dion e aver sconfitto il demone venuto dallo spazio, la lotta della resistenza contro l'umanità risulta essere solo agli inizi. Harec (il capo della resistenza) vorrebbe reclutare Loaht, un trafficante di droga che a seguito di un esperimento con l'Aleph ha ottenuto la capacità di trasformarsi in una violenta bestia sanguinaria. Loaht è però braccato dalla violenta fazione Wardogs, capitanata dal generale Marmellata, un individuo senza scrupoli che vuole mettere le mani su tutto l'Aleph del pianeta in modo tale da diventare una semi-divinità. Per i Raider, quindi, risulta essere un'ottima occasione sia per ottenere un prezioso alleato sia per indebolire una delle fazioni più forti presenti sul pianeta.



La trama di questa seconda campagna approfondisce l'universo del gioco laddove le basi erano state gettate da Alien Myths, e ci fornisce una strada verso il cuore della vicenda che verrà espansa con le prossime due campagne. Casomai venissero pubblicate, visto che non se ne sente più parlare.



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Level design non eccezionale, ma comunque godibile



Dopo aver avviato la prima missione ed essere atterrati davanti alla casa di Loaht, bisogna ammettere che il level design generale di questa campagna non risulta essere propriamente memorabile. La prima mappa sembra quasi una grande arena, dove bisognerà svolgere degli obiettivi piuttosto ripetitivi che consistono nella maggior parte dei casi nel fare avanti e indietro per la mappa facendo stancare presto il giocatore, che non avrà stimoli nel ripetere la missione giusto per il gusto di farlo. La situazione migliora leggermente nelle fasi successive, dove il level design risulta essere lievemente più ramificato ma comunque poco azzeccato e memorabile, oltre che abbastanza ripetitivo.



Ciò risulta essere un difetto solo in parte, in quanto, molto probabilmente, è stata adottata questa scelta per rendere le missioni congeniali alla modalità Antagonista, che altrimenti sarebbe stata poco divertente, in quanto il giocatore antagonista (essere cattivo non è mai stato così bello, d'altra parte, come recita la descrizione del prodotto sullo store) avrebbe dovuto inseguire per parecchio tempo gli altri giocatori rendendo la parte PvP estremamente noiosa. Per fortuna i personaggi utilizzabili sono tutti ben diversificati tra loro, in modo che il pericolo della monotonia sia almeno parzialmente scongiurato.



C'è da dire, però, che l'ambientazione prettamente desertica che fa da sfondo alle missioni risulta essere estremamente azzeccata e convincente. Un ottimo lavoro, invece, per la caratterizzazione dei vari Raider, Loaht in particolare, sempre irriverenti e umoristici (a parte un paio di eroi, che non comparendo nella storia in maniera diretta, non conosciamo) e con una caratterizzazione particolare e sopra le righe, dotati inoltre di abilità ben strutturate e un gunplay divertente e unico per ogni eroe. Ottimo anche il doppiaggio dei vari Raider, che continua a essere molto persuasivo. Potremo, in definitiva, giocare nei panni di Harec, Konstantin, Alicia o Lycus oppure reclutare Hans o Ginebra.



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18 marzo 2018 alle 16:00