Playerunknown's Battlegrounds: gli sviluppatori sospendono temporaneamente gli scambi di oggetti cosmetici tra gioc
Come Counter-Strike insegna, lo scambio di oggetti in-game tra giocatori può spesso far nascere dei veri e propri business milionari sommersi, che hanno come attori principali le aziende terze parti che acquistano e vendono oggetti cosmetici ottenendo significativi ricavi alle spalle di publisher e sviluppatori.
Potrebbe essere proprio per questo motivo che PUBG Corp. e Blue Hole, con una mossa decisamente inaspettata, hanno annunciato di aver temporaneamente disabilitato gli scambi di skin per armi e personaggi di Playerunknown's Battlegrounds, che si svolgevano fino ad oggi col supporto esclusivo della piattaforma Steam.
PUBG Corp ha motivato la scelta definendo le pratiche che stavano emergendo tra società private come "abusi del sistema", ed è subito intervenuta sospendendo si temporaneamente, ma a scadenza indefinita tutti gli scambi di oggetti cosmetici. "Stiamo disabilitando temporaneamente gli scambi mentre cerchiamo una soluzione migliore", recita il comunicato diffuso dagli sviluppatori riportato da VG24/7. "Quando avremo capito come prevenire gli abusi, il provvedimento verrà cancellato."
