Rick and Morty: Virtual Rick-ality - recensione
Come si chiama la più folle e improbabile coppia di viaggiatori nel tempo? Se avete risposto Doc e Marty probabilmente avete più di 40 anni, come chi vi sta scrivendo. Se invece avete pensato a Rick e Morty siete sicuramente più giovani e non vi siete persi una puntata della serie creata da Justin Roiland e Dan Harmon per il canale statunitense Adult Swim. In effetti i quattro personaggi di cui sopra hanno uno stretto legame, visto che lo stesso Roiland creò Rick & Morty come parodia di Ritorno al Futuro.
Cercare di spiegare in poche righe la trama di questa saga arrivata alla terza stagione è cosa assai difficile. Il filo conduttore sono i viaggi nel tempo ma nel mezzo c'è un po' di tutto: dagli animali parlanti ai paradossi tra mondi paralleli, passando per insetti dediti al culturismo, sbronze colossali, parodie di Freddy Krueger e diavoli con la segreteria telefonica. Se non l'avete mai seguita è ora di cominciare, ma intanto immaginatela come un improbabile matrimonio tra Guida Galattica per Autostoppisti, Balle Spaziali e un burrito con fagioli piccanti.
Rick and Morty: Virtual Rick-ality è l'incursione del folle duo nella realtà virtuale. Già disponibile da un anno per Oculus Rift e HTC Vive, l'avventura arriva ora anche sul visore di casa Sony. Una volta indossato il caschetto ed effettuato lo start-up di rito, vi troverete a vestire i panni di un clone di Morty Smith, creato dallo scienziato pazzo Rick per dare una mano con le faccende domestiche. Il termine "avventura" usato poche righe fa forse non si adatta al meglio a questo gioco, visto che Virtual Rick-ality altro non è che una sorta di puzzle game a missioni.
