The Crew 2 - prova
L'ultimo anno solare si è reso teatro di un trend quantomeno interessante: Ubisoft ha concentrato tutti i suoi sforzi nel rispondere alle esigenze delle sue numerose community, tentando nuove strade e reinterpretando alcuni brand cardine della sua storia; dopo aver seguito l'ottima gestione di Assassin's Creed: Origins, dopo aver liberato il Regno dei Funghi da una nuova minaccia e dopo aver assistito alla rinascita di The Division, siamo tornati negli uffici italiani della software house parigina per confrontarci con The Crew 2, il nuovo capitolo delll'ambizioso racing multiplayer su vasta scala che ha debuttato in questa generazione.
Abbiamo parlato a lungo con i membri dello staff di Ivory Tower, e ciò che è immediatamente emerso dalle loro parole è una forte volontà di rispondere in modo diretto ed efficace ai feedback ricevuti dai fan. Una risposta che abbiamo personalmente riscontrato in fase di gameplay: le meccaniche di guida e la fisica generale del mondo di gioco sono infatti le componenti che hanno mostrato il miglioramento più evidente rispetto al primo episodio. In ogni caso, l'intera esperienza di questo secondo capitolo poggia solide fondamenta sull'expertise nata in seno ai giocatori, una conoscenza che si è sviluppata attraverso un continuo dialogo con gli sviluppatori e che incontrerà un'ultima fase di rifinitura nel corso dell'attesa beta aperta.
Pad alla mano, ci siamo presentati sulla griglia di partenza per testare la prima grande novità del titolo, ovvero quelle gare ibride che spaziano tra più discipline e ci permettono soprattutto di cambiare continuamente veicolo: siamo partiti sgommando nel fango delle campagne, abbiamo calcato le acque di Santa Monica Beach per poi librarci nello skyline di Los Angeles in un continuo avvitamento. Tutto sembra funzionare a dovere: indipendentemente dal mezzo di trasporto in uso, il senso di velocità resta piuttosto solido e il motore fisico ben si presta a promuovere la competizione e intrattenere il giocatore nel corso di ogni disciplina.
