TERA – Recensione
I primi anni 2000 hanno visto la diffusione di un genere che da lì a poco avrebbe completamente intasato il mercato, quello degli MMORPG. I Massive Multiplayer Online Role-Playing Game, questo il significato dell'acronimo, hanno sempre rappresentato un genere che vedeva nei personal computer il loro habitat naturale. L'enorme successo di un gioco come World of Warcraft, nonostante una formula ad abbonamento, ha fatto pensare a molti sviluppatori che fosse quella la strada da seguire.

The Exiled Realm of Arborea
Gli anni passavano e mentre il successo del titolo Blizzard cresceva sempre più, gli altri esponenti di questo genere non riuscivano a costruirsi uno zoccolo duro abbastanza stabile da poter supportare i relativi progetti a lungo termine. La naturale conseguenza è stata quella di adottare, per gran parte di questi titoli, una formula free-to-play che riusciva ad autofinanziarsi grazie agli acquisti di vari oggetti sui relativi store. Adottando però questo formato, la qualità è finita ben presto con lo scendere a livelli imbarazzanti e pochi sono stati gli MMO che sono riusciti a resistere al proseguire degli anni. Una piccola eccezione è rappresentata proprio da questo TERA che su PC è riuscito a crearsi un successo tale da guadagnarsi un porting per le varie console casalinghe.
A differenza di altri esponenti di questo genere, il mondo di TERA ci viene fin subito presentato in maniera molto convincente e ben studiato. Il luogo protagonista delle nostre avventure è stato infatti generato dall'incontro, molti anni addietro, tra Arun e Shara. Questi due titani potentissimi finirono per addormentarsi e dai loro sogni nacquero dodici divinità collegate ad altrettanti popoli. Come spesso accade, le diverse razze che abitavano questo nuovo mondo finirono ben presto per scontrarsi tra loro provocando morte e distruzione ovunque. Molti popoli furono letteralmente sterminati e quelli rimanenti, tra cui umani, elfi, amani, castanic, baraka e popori, si dovranno ora unire per combattere una grave minaccia proveniente dal sottosuolo, gli argon.

Questa breve introduzione fa subito capire che il background narrativo di questo titolo è di tutto rispetto. Durante il corso dell'avventura finiremo per incontrare personaggi di ogni razza e rango, lotteremo con loro e conosceremo culture differenti. Le missioni principali, a differenza di quelle secondarie, saranno tutte abbastanza originali e porteranno avanti, obiettivo dopo obiettivo, i vari eventi narrativi. Le quest secondarie, invece, sempre dal punto di vista narrativo, non saranno altrettanto interessanti in quanto si limiteranno a richiedere determinate azioni senza arricchire in alcun modo la trama principale.
Se la storia risulta nel suo complesso ben raccontata, stessa cosa non si può dire della caratterizzazione dei personaggi principali. Tralasciando il nostro classico alter ego che sarà, anche in questo caso, totalmente piatto, gli altri NPC svolgeranno il semplice ruolo di distributori di missioni senza sviluppare alcun tipo di empatia con il videogiocatore. Se consideriamo però la tipologia di gioco, non ci si poteva certo aspettare un risultato diverso dato che non è certo la profondità dei personaggi l'aspetto principale dei giochi di ruolo online.
