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Rogue Aces – Recensione

Se pensiamo al genere roguelike, lo stile che ci viene in mente è quello di titoli in cui personaggi forniti di armi sempre più potenti tentano di sopravvivere all'assalto di mostri sempre più cattivi. Ecco perché, se amate il genere, mettere le mani su Rogue Aces sarà un'esperienza decisamente diversa dai canoni classici, che vi lascerà piacevolmente sorpresi.



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[b]Volare, oh oh



Nel lontano 1984 – sì, sembra passata un'eternità da allora – i più stagionati giocatori, o molto probabilmente i loro padri, si dilettavano con Sopwith, videogioco 2D in cui ci veniva chiesto di manovrare un biplano e colpire una serie di bersagli con le armi a nostra disposizione. Rogue Aces è in un certo senso il pronipote di quel gioco, cresciuto sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo, favorito dall'evoluzione delle console e della tecnologia.



Un brevissimo cenno a un'inconsistente trama ci introduce ai rudimenti del volo; saremo infatti un pilota che si ritroverà coinvolto suo malgrado in una violenta guerra in cui dovrà sfruttare al meglio i tre biplani a sua disposizione, per completare quante più missioni possibile prima della fine della guerra o del sopraggiungere della morte, a seconda di quale arriverà prima. Le missioni, che ci verranno affidate dal nostro comandante, saranno di brevissima durata e solitamente di semplice esecuzione, a patto ovviamente di non farci abbattere dai nemici o di schiantarci al suolo o contro qualche ostacolo improvviso, costringendo il pilota all'espulsione nella speranza di sopravvivere all'atterraggio. La spiegazione così fatta di Rogue Aces è quanto di più pressapochista ci possa essere visto che, come vedremo, l'opera di Infinite State Games riesce a comprimere in poco spazio tantissimi contenuti.



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Eliche e missili



La modalità Campagna, la principale del gioco e inizialmente l'unica disponibile, sarà il punto di partenza di ogni giocatore di Rogue Aces. Dopo un breve tutorial, infatti, verremo catapultati in un mondo 2D in cui dovremo far volare con maestria il nostro velivolo e, come detto, completare una serie di missioni. Come da tradizione dei roguelike, le mappe in cui andremo a muoverci e le missioni che ci verranno assegnate saranno completamente casuali, anche se dopo qualche partita con molta probabilità inizieremo a digerire lo stile delle missioni e delle meccaniche di gioco.



Trattandosi infatti di un trial and error, l'esperienza aiuterà il giocatore a capire fin dove potrà osare e quali siano le tattiche giuste per affrontare una data missione; distruggere strutture sarà più semplice usando bombe aria-terra, mentre i dirigibili saranno abbattibili con potenti razzi aria-aria. Dopo il completamento di una missione ci verrà chiesto di tornare alla nostra base, inizialmente una portaerei in mezzo al mare, per ricevere nuove istruzioni, ossia una nuova missione da completare entro un tempo limite rappresentato dal carburante a nostra disposizione. La pratica ci renderà perfetti piloti, ma l'errore sarà comunque dietro l'angolo; Rogue Aces sarà tutt'altro che un titolo clemente, pronto a punire il giocatore ad ogni minima sbavatura.



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26 maggio 2018 alle 18:30

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