MXGP Pro - prova
Cosa si nasconde dietro quella denominazione Pro misteriosamente apparsa nel titolo del videogioco ufficiale del mondiale di Motocross? Tante, tantissime novità. Ebbene sì, perché Antonio Cairoli e Tim Gajser in persona hanno avuto una serie di colloqui con Milestone, mettendo a disposizione la loro esperienza e testando il titolo più e più volte, al continuo inseguimento del massimo risultato.
Fin dai primi istanti trascorsi a sgommare sugli sterrati, è chiaro che non si tratta di un gioco pensato non solo per il grande pubblico: è senza alcun dubbio uno tra i titoli motociclistici più profondi che abbiamo testato in epoca recente, e siamo ben lontani dalle contaminazioni arcade degli ultimi MXGP.
La curva di apprendimento è infatti più ripida del solito, e le opzioni di gestione del peso si sono evolute rispetto ai capitoli precedenti. A cosa si deve una rivoluzione tanto importante? Proprio a quel "Pro" che incontriamo nel titolo. L'introduzione della fisica Pro ha dato modo agli sviluppatori di esplorare un numero di possibilità maggiori che in passato: il controllo aereo della moto è pressoché totale, i solchi nel tracciato influenzano ogni singolo atterraggio e la gestione della frizione passa al giocatore.
