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GRIDD: Retroenhanced – Recensione Nintendo Switch

A cavallo fra anni Ottanta e Novanta si è sviluppato nel mondo un filone informatico/fantascientifico con caratteristiche particolari e precise e con un seguito a dir poco vasto. All'interno di questo filone pseudo-informatico l'hacker veniva visualizzato nell'immaginario collettivo come un combattente o un pilota che, interfacciato alla rete, a suon di evoluzioni o combattimenti fantascientifici distruggeva il mainframe nemico, sempre visualizzato come un mostro orribile e cattivo. Il tutto abbondantemente condito da luci fluo ambienti neon e musica elettronica come se piovesse.




Il team italiano di sviluppo di Antab Studio, principalmente composto da Andrea Tabacco e Lara Gianotti (rispettivamente CEO e designer) ha saputo cogliere l'atmosfera retrò in pieno, fornendo al gamer un prodotto semplice ed estremamente efficace.



La trama è perfettamente in linea con il filone sopracitato e non fa neanche un tentativo di discostarsi dal cliché tipico dell'era della disco music. Ci ritroveremo in uno spazio informatico fittizio, creato da poche linee e cursori fluo, all'interno di un circuito composto da una pista infinita disseminata di trappole mortali quali ostacoli, raggi laser, interruttori e naturalmente ogni sorta di nemico. Alla guida di un gigantesco cursore del mouse in 3D dovremo percorrere il tracciato che ci ritroveremo davanti distruggendo tutto il distruggibile e schivando nemici e proiettili fino a giungere al nemico finale, il mainframe da violare: un'enorme testa formata da poligoni stilizzati che spara raggi laser dagli occhi.



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Anche se descritto così non sembra particolarmente allettante, il risultato pratico è a dir poco soddisfacente. In pochi secondi avrete il controllo totale della vostra nave e saranno solo i vostri riflessi a fare la differenza tra la vita e il game over. Il gameplay in sé è notevolmente funzionale e appagante pur appartenendo a livelli da coin-op e sale giochi. Una leva per muoverci sui tre assi e un pulsante di fuoco, che potete anche tenere premuto a oltranza ottenendo uno sparo rapido e continuativo. Il resto è tutto schivare e distruggere, distruggere e schivare.



L'unica variazione sul tema viene data dalla modalità Endless, che viene sbloccata una volta terminata la modalità Arcade. Attenzione, però: pur non essendo lunghissimo, non sarà poi così semplice arrivare ai titoli di coda, merito di un livello di difficoltà elevato, non impostabile dall'utente ma tutto sommato ben bilanciato.



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Nella modalità Endless, come è facile intuire, affronteremo una corsa infinita in una pista generata proceduralmente alla ricerca del punteggio finale più alto, esattamente quello che ci si aspetterebbe da un cabinato anni ‘90.



È in questa modalità che GRIDD: Retroenhanced esprime tutto il suo potenziale, in particolar modo in combinazione con il porting appena uscito su Nintendo Switch: la combo Endless e portabilità data dalla neonata in casa Nintendo è quanto di più sublime possa esistere.



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Interessante anche l'unica altra feature inserita nella versione per Switch: un comando giroscopico a un Joy-Con, anch'esso in pieno stile realtà virtuale anni '90. Impugnando un Joy-Con e allungando il braccio verso lo schermo, sia portatile o meno, è possibile comandare il cursore/nave con il movimento dell'arto. A essere sinceri il risultato lascia un po' a desiderare: i sensori dei controller sono molto sensibili e precisi, ma su GRIDD: Retroenhanced sembrano a volte tarati male. Ti ritrovi con una navicella impazzita e difficile da controllare, il che fa perdere di significato a questa interessante feature. Possiamo sperare ragionevolmente che sia un mero problema di taratura aggiustabile con update futuri.



Inoltre, è quanto meno doveroso parlare delle musiche e delle coreografie. Non è facile spiegarlo a chi non abbia vissuto gli anni '90, ma se volete scoprire una collocazione storica per luci fluo e suoni elettronici tipici di quegli anni potete cimentarvi in una sessione di gioco con GRIDD: Retroenhanced e avrete un quadro della situazione preciso. Il connubio fra luci stroboscopiche, neon fluorescenti e suoni computerizzati a 8 bit crea un elevato stato di immedesimazione e dipendenza: in un attimo vi ritroverete immersi in un universo di colori e suoni dal quale non vorrete mai staccarvi.



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GRIDD: Retroenhanced è una produzione indie nostrana che ci rende orgogliosi del tuo paese. Un piccolo gruppo di ragazzi con una buona idea e voglia di realizzarla hanno creato un prodotto interessante, non scevro di difetti ma al contempo estremamente appagante sotto il profilo videoludico. Il meglio viene dato dal connubio con la portabilità di Nintendo Switch, andando di fatto a creare un'esperienza di videgodimento completa. Non possiamo quindi che augurare il meglio ai ragazzi di Antab Studio e consigliare a tutti l'acquisto di GRIDD: Retroenhanced.



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8 giugno 2018 alle 18:50