Drive on Moscow - recensione
Shenandoah è uno sviluppatore di wargame che ha iniziato la sua carriera con ambizioni e risultati straordinari. Il primo gioco pubblicato su iOS, Battle of the Bulge, ha ottenuto un successo straordinario: centomila copie vendute, un enormità per uno strategico duro e puro. Il segreto del successo di questo titolo risiedeva probabilmente nell'interfaccia grafica elegante ed efficiente e nel gameplay semplice ma profondo, in grado di raccontare la storia di una delle battaglie più famose di sempre in poche mosse ma con tante scelte interessanti. Questa combinazione di pregi lo rendono, ancora oggi, un titolo straordinario, soprattutto su iOS, una sorta di gioco che non può mancare sull'iPad di qualsiasi appassionato, non solo di wargame, ma anche di giochi strategici.
Si perché Battle of the Bulge riusciva nel compito di portare le logiche wargame su un piano decisamente più appetibile senza cambiare genere e senza rendere l'esercizio di gioco sterile e/o poco interessante. La ricetta è stata così apprezzata che Shenandoah ha giustamente poi pensato di estendere l'idea, e il motore del gioco, a due seguiti, Drive on Moscow e Desert fox, rispettivamente ambientati durante l'ultima parte dell'Operazione Barbarossa (la campagna di Russia architettata da Hitler nella WWII) e in Africa durante la battaglia per Al Alamein tra tedeschi (e italiani) e inglesi (con i relativi alleati del CommonWealth).
Ora Drive on Moscow è arrivato su PS4 e questa è un'iniziativa che merita attenzione perché se la ricezione su Steam è stata tiepida, su console l'offerta potrebbe essere più interessante perché più in linea con le logiche dell'hardware e, soprattutto, estremamente originale (non vi sono altri giochi di questo genere, in assoluto, su PS4).
