The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited – Summerset – Recensione
Nonostante conti a oggi ben undici milioni di giocatori, lo spin-off online di The Elder Scrolls ce la mette tutta per restare sulla cresta dell'onda. Dopo quattro anni di aggiornamenti corposi (di cui uno rilasciato proprio in questi giorni), otto pacchetti DLC e il grande capitolo Morrowind, uno dei mostri sacri degli MMORPG, The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited, continua a sfornare nuovi contenuti grazie alla nuova espansione Summerset.

Ci rivediamo, Summerset
Era dal lontano 1994 che non vedevamo Summerset, la vasta e coloratissima regione patria degli Elfi Alti in cui era ambientato The Elder Scrolls: Arena. Il nuovo capitolo di The Elder Scrolls Online (da qui ESO per comodità) apre le porte della stupenda isola, l'area più grande mai aggiunta via DLC in ESO tutta da esplorare. Bethesda ci ha gentilmente offerto la Digital Collector's Edition, una versione contenente il gioco base e l'espansione, insieme ad alcuni contenuti bonus esclusivi, come una nuova appariscente cavalcatura, un grifone come pet, un pacchetto di emote e anche uno stile e un memento esclusivo dedicato agli Psijic, il misterioso ordine protagonista della nuova storyline.
La storia, che si svolge in un filone narrativo del tutto indipendente rispetto a quello del gioco base, ci mette al centro di una crisi daedrica da risolvere, appunto, a Summerset, paese finora inaccessibile agli stranieri a causa di alcuni decreti xenofobi. L'isola, grazie alla giovane regina Ayrenn, si apre al mercato libero, spalancando pertanto le sue porte a tutta Tamriel, decisione che però non vede il completo consenso da parte del popolo.

Cosa aspettiamo, partiamo subito!
Così come desidera sua maestà, Summerset è aperta a tutti fin dall'inizio, anche ai nuovi giocatori. Dopo un esaustivo tutorial che introdurrà i neofiti al mondo e alle meccaniche di ESO e aver accettato la missione The Mind Trap (la trappola mentale), verremo accolti da un membro dell'ordine Psijic, che proporrà al protagonista di mettere fine ai misteriosi scompigli causati dalle forze occulte. Poiché maggiormente indirizzate ai nuovi giocatori, le quest da svolgere ci faranno a poco a poco esplorare i territori più appetibili per i personaggi ai primi livelli, guidandoci passo passo verso le aree più belle e importanti dell'espansione.
Non mancano all'appello, in pieno stile della saga, le quest secondarie, che ampliano notevolmente la longevità complessiva, la quale si aggira intorno alle trenta ore. Queste, per quanto profonde a livello narrativo, non riescono tuttavia a mantenere alte le aspettative a livello pratico. Essenzialmente è un continuo partire da un punto per arrivare a un altro, il tutto riempito – anche se non sempre – dai mostri da eliminare nei dungeon. Abbiamo percepito poca varietà nelle missioni da affrontare; esse tendono a puntare in maggior modo sulla narrazione, e considerata la mancata localizzazione in italiano non ci vorrà molto affinché un giocatore che non mastica l'inglese si annoi a seguito della pesantezza dei dialoghi, rischiando di saltare le conversazioni più importanti.
