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LEGO Gli Incredibili – Recensione

Cosa non dovrebbe mai mancare nella cameretta ideale di un qualsiasi ragazzo che abbia vissuto l'infanzia fra gli anni '90 e i primi anni del nuovo millennio? Qualche pupazzo raffigurante i supereroi protagonisti di fumetti e cartoni animati, forse un lettore CD, mazzi di carte dei giochi più di tendenza al momento, una console con scaffali pieni di videogiochi e infine dei mattoncini di plastica sparsi per il pavimento.



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I LEGO sono uno dei simboli più iconici del mondo dell'intrattenimento, una fama nata in virtù di un'idea vincente, quella di proporre qualcosa di diverso da un modello già visto, da un personaggio fabbricato e finito. La formula è tanto immediata e semplice quanto geniale: amplificare il potere dell'immaginazione e darle modo di avere una forma reale. Un po' come le caramelle, un mattoncino dopo l'altro si è invogliati a mettere insieme pezzo dopo pezzo, aggiungere parti e smontarne altre. Il brand è progressivamente divenuto così importante da abbracciare più settori, da quello cinematografico a quello videoludico, con una serie di prodotti dal taglio comico, in un universo dove ogni essere vivente e oggetto è un lucido insieme di pezzi incastonati l'uno sull'altro.



Elencare tutti i videogiochi prodotti a tema sarebbe un'impresa, basti sapere che molti eroi della Marvel e della saga di Star Wars ne hanno preso parte; tuttavia mancava all'appello un titolo ispirato alla magia dei film d'animazione Pixar. Il connubio fra LEGO e la compagnia cinematografica trova un punto d'incontro in LEGO Gli Incredibili, un titolo che punta a includere sia il primo film, uscito nel lontano 2004, che il suo seguito, tanto atteso dai fan e in uscita, per noi italiani, nel mese di settembre.



Una normale famiglia di mattoncini



Accogliendo in parte l'eredità dei molteplici tie-in prodotti nelle scorse generazioni, Traveller's Tales tenta questa volta di sorprenderci modellando in forma di mattoncini i Parr, una normale famiglia di supereroi, non riuscendoci tuttavia pienamente. L'aspettativa di compiere un tuffo nel passato e rivivere le avventure del primo film è stata disattesa parzialmente; forse per ragioni di marketing, forse per arrivare in contemporanea con l'arrivo del film nelle sale statunitensi, la nostra avventura ha avuto inizio da quello che era il finale della prima pellicola, con il Minatore pronto a distruggere la città. I nostri protagonisti, usciti dallo stadio dove avevano assistito a una gara di Flash, non perdono tempo e, indossati i rispettivi costumi, sono pronti ad agire per sconfiggere l'antagonista.



Il successo della missione comporta una conseguenza negativa, derivante dagli ingenti danni causati alla città; il governo decide di scoraggiare qualsiasi supereroe nel continuare a usare i propri poteri per proteggere le persone. Apparentemente andando contro questa legge e appoggiando invece i supereroi, si presenta una società che cerca di aiutarli: consente alla famiglia Parr di trasferirsi in una lussuosa villa e in cambio ottiene il suo appoggio. Successivamente, però, si scopre che i progetti di questa organizzazione sono pensati unicamente per Elastigirl, ovvero Helen, che in poco tempo diventa l'eroina protagonista di tutta la città, relegando suo marito Bob a casa con i figli.



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Giocare LEGO Gli Incredibili significa saggiare in anticipo gli eventi del secondo film, in una serie di missioni che ne ricalcano i fatti più importanti, con alcuni dovuti tagli non sempre ben organizzati e potenzialmente colpevoli di rovinare la sorpresa della prima visione nelle sale cinematografiche. Il titolo mostra poi di andare a ritroso nelle vicende dei personaggi: terminata la prima parte, il gioco ritorna sui suoi passi, raccontando gli eventi del primo film, con Bob intento a salvare la città da piccoli malviventi, mentre cerca di conciliare questo aspetto della sua vita con quello più umano. Il risultato finale è piuttosto confusionario dal punto di vista narrativo.



Affronta il problema. Lotta. Vinci!



Se a livello di narrazione gli sviluppatori hanno operato un cambio inaspettato, il gameplay e l'universo imbastito per l'occasione risultano invece molto simili ai precedenti lavori; dopo una lunga missione che ci vede affrontare il Minatore e ci permette di prendere dimestichezza con le meccaniche, veniamo catapultati nella città dove è ambientata l'intera storia. Si apre così davanti a noi uno spazio open world liberamente esplorabile, ricco soprattutto di monete da raccogliere e di collezionabili nascosti con poca cura, facilmente visibili per i tetti di alcuni edifici e tra vari angoli sparsi per la città. A proposito delle monete, questi bulloni di diverso valore saranno indispensabili per completare la collezione dei duecento personaggi totali disponibili, con un sistema che prevede l'acquisto e l'apertura di varie bustine.



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5 luglio 2018 alle 16:10

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