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MXGP PRO – Recensione

E' passato un anno da quando lo studio di Milestone ha abbandonato il motore grafico proprietario e ha mostrato i muscoli con l'Unreal Engine 4 sul suo MXGP3; siamo qui oggi, invece, a parlarvi del quarto capitolo della saga fuoristrada per eccellenza, MXGP PRO, dove il team nostrano è andato a limare tutti i difetti che pesavano sul precedente capitolo, portando così ai giocatori qualcosa di veramente superbo, anche se possiamo ancora scorgere un ampio margine di miglioramento.





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Join the race



Come si può facilmente notare dal titolo, il team italiano ha abbandonato la numerazione sequenziale (almeno per quest'anno) e ha cercato di regalare ai suoi fan una simulazione di guida fuoristrada che ha dell'incredibile. Avviando il gioco, infatti, dopo aver superato indenni il primo, interminabile caricamento, un tutorial ci introdurrà alle nuove dinamiche di gioco, spiegandoci passo passo tutte le modifiche implementate alla fisica di gioco, andando a toccare svariati punti come il peso del pilota, della moto, la struttura del terreno, la gravità e tutto ciò che ruota intorno alle nostre moto. Il tutorial stesso ci farà provare fin da subito il sistema di guida Pro, che, rispetto al classico sistema di guida, disabilita tutti gli aiuti, lasciandoci totalmente liberi di controllare ogni minimo dettaglio, dall'angolo di sterzata in curva all'atterraggio, facendo felici, senza ombra di dubbio, i giocatori più hardcore che chiedevano a gran voce tutte queste piccole, ma necessarie modifiche per poter apprezzare al meglio una simulazione il più reale possibile.



Terminato il tutorial, il gioco ci lascerà scorrazzare per quella che è sicuramente la più grande aggiunta di quest'anno: il compound, un enorme area free roaming immersa nei boschi che ci darà l'occasione di imparare a padroneggiare al meglio la nostra due ruote, oltre a darci la possibilità di attivare sfide e gare, grazie alla presenza di ben due differenti circuiti situati al suo interno. Il compound, però, per quanto inizialmente interessante, permetterà esclusivamente di gareggiare contro l'IA e funzionerà sostanzialmente solo da tutorial libero prima di affrontare quella che è la modalità principale del titolo: la Carriera.



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Tra polvere e fango



La Carriera vi metterà nei panni del vostro pilota personalizzato, iniziando nel campionato MX2 e, successivamente, continuando a vincere gare e far felici gli sponsor, passando al campionato ufficiale MXGP. La Carriera è quanto di più classico possa esistere; questa vi porterà infatti tra i diciannove circuiti del campionato, facendovi affrontare tutti i piloti ufficiali come il nove volte campione del mondo Tony Cairoli. Avanzando nella suddetta modalità, però, oltre a competere per la vittoria in campionato sarà inoltre possibile, attraverso gli sponsor, sbloccare nuovi modifiche per le moto da cross, estetiche e non, andando quindi a modificare tutto ciò che concerne non solo la bellezza delle due ruote, ma anche le statistiche di velocità, aderenza, maneggevolezza e così via.



La modalità Carriera ci permette inoltre di selezionare tra due distinte difficoltà: Standard ed Extreme. Selezionando la prima avremo la possibilità di modificare, a ogni singola gara, tutto quello che riguarda la difficoltà dell'IA e della guida in generale, come l'attivazione o meno del rewind; in modalità Extreme, invece, tutti gli aiuti alla guida saranno disabilitati e avrete l'occasione di gareggiare alla difficoltà massima, avendo così un feeling molto più realistico, dove il controllo della moto è essenziale e non basterà più semplicemente accelerare e frenare in curva per vincere una gara, ma sarà necessario dosare al meglio peso, accelerazione, frenata (anteriore e posteriore), ingresso e uscita dalla curva, salti e quant'altro, oltre a trovare la totale disattivazione del rewind.



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27 luglio 2018 alle 17:10

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