This Is the Police 2 - recensione
Il mestiere di recensore può essere crudele, potrebbe non sembrarlo (giocare e scrivere suona bene, no?) ma ci sono dei momenti in cui ci si trova ad analizzare un prodotto che sarebbe potuto essere un vero e proprio gioiello e, invece, finisce per non convincere e deludere sotto diversi aspetti. Siccome chi fa questo mestiere ama profondamente i videogiochi, ecco che nel momento in cui questa situazione si concretizza non si può fare a meno di farsi prendere da una certa tristezza.
Questo è successo ai tempi del primo This is the Police, un indie game con un tema estremamente interessante, un gameplay semplice ma coinvolgente e una trama piena zeppa di spunti controversi. Per la precisione, l'intera esperienza del primo This is the Police riusciva nell'intento di incuriosire anche i giocatori con più esperienza, grazie soprattutto a come la narrativa spingeva azioni e interazioni verso zone morali perlomeno discutibili.
Ma, a fronte di tutti questi elementi positivi, This is the Police non riusciva comunque a convincere, soprattutto al lancio (il gioco ha ricevuto diverse patch e correzioni di rotta) e il motivo risiedeva in una certa ripetitività della routine. Gestire una centrale di polizia nel mezzo di una storia di corruzione e malavita era a dir poco eccitante ma presto il gameplay mostrava la corda e a farne le spese era la longevità a lungo periodo.
