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MOTHERGUNSHIP – Recensione

Nel lontano 2014 Terribile Posture Games si mise al lavoro su un ambizioso progetto volto a mischiare FPS, rogue-lite e bullet hell: quello che ne uscì fu Tower of Guns, un apprezzato e frenetico gioco d'azione di cui MOTHERGUNSHIP si prepara a raccogliere l'eredità, tentando di migliorare il predecessore sotto ogni aspetto.



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Prepara le armi, soldato!



Se vi è mai capitato di vedere uno dei famosi film di serie Z d'azione che tanto spopolano su internet, non farete fatica a trovare nella trama di MOTHERGUNSHIP tantissimi elementi che lo qualificherebbero come un ottimo film trash. Il nostro eroe sarà una recluta alle dipendenze di un soggetto che verrà semplicemente chiamato “il colonnello”, il quale lo informerà che una nave madre aliena si appresta ad attaccare e distruggere la Terra e che la nostra missione sarà quella di difendere il pianeta e sbarazzarci degli invasori.



L'impresa si rivelerà però decisamente più ardua del previsto, dato che per avere accesso alla nave madre sarà prima necessario raccogliere una serie di dati e distruggere i generatori di scudi che schermano il velivolo alieno, il tutto cercando di creare più caos possibile tra le fila nemiche. Inizia così un'avventura fatta di distruzione, humor e personaggi bizzarri, al termine della quale dovremo fronteggiare un enorme e potente nemico superando una serie di cliché tipici volutamente inseriti per rendere la trama quanto più divertente e superficiale possibile. Il cuore di MOTHERGUNSHIP infatti non è la storia raccontata, bensì il gameplay, fatto di mostri robotici, milioni di proiettili e stanze a generazione casuale dalle quali solo chi sparerà più degli altri uscirà vivo.





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Porta A, B o C?



Dopo un breve tutorial che ci spiegherà dettagliatamente le meccaniche di gioco e soprattutto quelle di creazione delle armi, tematica che approfondiremo più in là nella recensione, MOTHERGUNSHIP ci lancerà subito nell'azione. Dal ponte della nostra base sarà possibile accedere all'hub delle missioni, nel quale potremo attaccare le navi, dieci in totale, che ci permetteranno di proseguire la storia principale, di affrontare una serie di missioni secondarie di difficoltà crescente o di cimentarci nella modalità Infinita.



Le meccaniche alla base delle nostri incursioni, salvo qualche piccola variazione sul tema, saranno sempre le stesse. Dopo aver scelto un numero prestabilito di potenziamenti per le armi tra quelli guadagnati o recuperati, dovremo affrontare una serie di stanze infarcite di nemici che potremo eliminare o evitare. Proprio come in un qualsiasi roguelike, la generazione delle stanze, così come di mostri e bonus, sarà totalmente casuale; ogni partita si rivelerà diversa dalle precedenti e ci metterà di fronte a insidie, trappole e una serie di scelte che potrebbero darci vantaggi o svantaggi. Ciò che influirà maggiormente sulla nostra capacità di sopravvivere sarà come spenderemo le monete faticosamente accumulate; l'acquisto di armi e potenziamenti sarà elemento principe di MOTHERGUNSHIP, ma la scelta sbagliata potrebbe costare decisamente caro.



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18 agosto 2018 alle 18:10

Condiviso da popcornking.