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Gamescom 2018: Metro Exodus - prova

Un altro significativo passo è stato fatto verso la pubblicazione di questo atteso sequel ispirato a Metro 2035, terzo romanzo della saga horror/post-apocalittica di Dmitry Glukhovsky. Nel periodo successivo all'E3 gli sviluppatori della 4A Games avevano svelato succosi dettagli sui pericoli che avremmo incontrato nel corso dell'avventura. Demoni e Watchman ci minacceranno piombando dall'alto con le loro ali nere come la notte, o affondando i loro artigli nelle nostre carni.



Altrettanto pericolose saranno però le minacce umane, rappresentate dalle diverse fazioni che si contenderanno il dominio del territorio. Alcune, come gli Hanza e l'Ordine Spartano, tenteranno di farlo in maniera semi-pacifica, proponendo lo sviluppo commerciale e la socialità. Altre invece non andranno tanto per il sottile come nel caso dei Fanatici, un gruppo di folli che insieme al loro leader Silantius adorano un enorme mostro che (dicono) si cela nelle profondità marine.



Il mondo in cui ci muoveremo è un po' diverso da quello che abbiamo visto nei due precedenti Metro. La Terra si sta risvegliando, ma è ancora ben lontana dall'essere tranquillamente abitabile. Le radiazioni sono ancora presenti su tutta la superficie del pianeta e indossare una maschera antigas è ancora l'unico modo sicuro per non morire in poche settimane. Da tempo però gira voce che al di fuori di Mosca ci siano luoghi più sicuri, non contaminati e ricchi di vegetazione. Purtroppo il territorio al di fuori della capitale è ancora vergine, ha visto pochi combattimenti tra le fazioni e di conseguenza è stato terreno fertile per il proliferare di mostri ancora più pericolosi e numerosi.

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23 agosto 2018 alle 10:50

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