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Cyberpunk 2077: la nostra intervista su visuale in soggettiva, omosessualità, libertà creativa e aspettative dei fa

La reazione dei fan alla demo di Cyberpunk 2077 mostrata all'E3 di Los Angeles, è stata emblematica di quanto sia difficile oggi riuscire a gestire il rapporto col pubblico mantenendo dritta la barra della propria libertà creativa.



Con milioni di appassionati delle gesta di Geralt di Rivia che s'aspettavano un The Witcher 3 in chiave fantascientifica, Cyberpunk 2077 con la sua visuale in soggettiva ha preso alcuni controtempo, e altri contropelo. Ma alla fine un musicista deve forse suonare sempre la stessa canzone? E un pittore deve forse dipingere sempre lo stesso soggetto?



Un artista dovrebbe essere lasciato libero di sperimentare, di esplorare nuovi orizzonti, suoi come del proprio medium. Ed è proprio da questo punto di vista che iniziato la mia intervista a Patrick Mills, Quest Designer di CD Projekt RED, che ho intervistato settimana scorsa alla Gamescom.

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2 settembre 2018 alle 12:10