The Messenger - recensione
Dal periodo d'oro degli action platformer in due dimensioni sono passati decenni, eppure il genere continua ad accogliere tra le proprie fila nuove produzioni, spesso indipendenti, dalla forte componente innovativa. Del resto nessuno ha mai sostenuto che un videogioco in 2D a scorrimento non possa essere tenacemente moderno, e il team indipendente canadese Sabotage Studio ha voluto fornirne la prova definitiva, sviluppando un titolo che sembra davvero odiare qualsiasi tipo di etichetta.
The Messenger, pubblicato da Devolver Digital su PC e Nintendo Switch, è innanzitutto un classico action platformer a scorrimento, e allo stesso tempo un più complesso Metroidvania con un mondo di gioco liberamente esplorabile. Presenta una deliziosa grafica retro a 8-bit ma anche una a 16-bit. E se non dovesse bastare, include un buon numero di NPC con tantissime linee di dialogo, tutte piuttosto esilaranti.
La peculiare miscela di questi elementi potrebbe far nascere qualche dubbio sulla buona riuscita dell'esperimento firmato da Sabotage, che in questa recensione andremo a sviscerare per capirne la vera natura. Ci troviamo di fronte a una mostruosa creatura, o a un titolo indie del tutto valido?
