Immortal: Unchained - recensione
Da quando Hidetaka Miyazaki ha partorito Demon's Souls nel 2009 e ha segnato la nascita dei souls like, sono pochi i titoli che sono riusciti a sposare la filosofia del genere rimanendo comunque credibili e dotati di personalità.
Oltre ovviamente alla trilogia di Dark Souls e Bloodborne, targati FromSoftware e firmati da Miyazaki, è impossibile non citare Nioh del Team Ninja, una valida variazione del tema, dotato di molti spunti originali.
Tante produzioni ci hanno provato negli ultimi anni, ma nella maggior parte dei casi la sensazione di scopiazzatura è sempre stata preponderante. Stavolta sono i ragazzi di Toadman Interactive a provarci con Immortal: Unchained, un titolo che si affaccia sulla finestra dei souls like introducendo nel genere l'utilizzo delle armi da fuoco in un'ambientazione sci-fi.
