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Life is Strange 2: Roads - recensione

Roads. Strade. Bivi e scelte che quotidianamente plasmano la nostra vita e quella di chi ci circonda: delle persone a cui teniamo di più, ma anche degli sconosciuti che percorrono con noi parte del viaggio. Il primo episodio di Life is Strange 2 fa proprio questo: ci getta sulla strada e non solo in senso metaforico.



I protagonisti di questa storia sono due fratelli: Daniel, il più piccolo, e Sean, il maggiore, le cui azioni dipendono direttamente dalla volontà del giocatore (non sappiamo se nei prossimi episodi ci troveremo a controllare anche il minore). Di cognome fanno Diaz. Sono di origini messicane, in fuga e ricercati dalla polizia a causa di uno terribile incidente in cui sono rimasti invischiati.



La fuga diventa ben presto viaggio, verso una meta idealizzata e forse irraggiungibile: la terra di origine della famiglia che li rende stranieri nel proprio Paese. Negli Stati Uniti di Trump c'è spazio solo per l'omologazione e il diverso viene rigettato come un corpo estraneo.

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28 settembre 2018 alle 12:50